34/377: Bonarcado

ISPIRAZIONE

Bonarcado
All’ingresso di Bonarcado (foto di Massimo Deligia)

Oggi è tutta in discesa! Pochi chilometri, sotto il sole anche se fa freddo, con una vista strepitosa sulla piana, si vede tutto l’oristanese. La strada è attraversata da moltissima acqua che scende dalle montagne, a volte veri e propri fiumiciattoli che non posso evitare e che mi obbligano a rallentare.

Bonarcado
Santuario di Nostra Signora di Bonacatu

All’entrata del paese mi stanno aspettando il vice Sindaco Loredana e il marito Massimo, in bicicletta e tenuta da ciclista. Mi portano subito nella piazza principale dove posso ammirare due luoghi sacri meravigliosi, la grandiosa chiesa di Santa Maria e, dietro di essa, il piccolo santuario di Nostra Signora di Bonacatu, con una bella facciata di pietre bicolori e incastonati dei piatti di ceramica.

Coloratissimo scorcio del paese

Lasciata Loredana, Massimo e io proseguiamo in bicicletta per le stradine del centro storico, con casette in basalto molto curate, e bassi archi di pietra tra le case che fanno ritornare sulla via principale da stradine secondarie.

Ci dirigiamo verso l’uscita del paese e dopo un po’ di strada bianca raggiungiamo un bellissimo ponte Romano, a tre arcate, sotto il quale scorre moltissima acqua.

Bonarcado
Ponte Romano

Nel pomeriggio lasciamo le bici e facciamo un bel giro in macchina. Prima tappa le cascate di Sos Molinos, in quella bella gola che ho già visto stamattina arrivando da Santu Lussurgiu.

Già dall’alto della strada si sente il rumore dell’acqua, ma pian piano che scendiamo il ripido sentiero che costeggia delle pareti di roccia verticale, il rumore si fa sempre più forte.

Arriviamo in basso e le cascate si presentano di fronte a noi imponenti, chiassose e con un getto d’acqua fortissimo. Pare che raramente si sia vista così tanta acqua. Risalendo un altro sentiero riusciamo a spingerci proprio accanto al punto da cui l’acqua cade, e vediamo la cascata dall’alto, impressionante.

Bonarcado
Vista sulla piana di Abbasanta (foto di Massimo Deligia)

Riprendiamo la macchina per salire fino ai famosi ciliegeti, che in primavera offrono uno spettacolo floreale da vedere. La vista da qui è mozzafiato, dalla piana di Abbasanta fino al golfo di Oristano.

La sera mi aspetta una bella sorpresa: il coro polifonico Su Cunsertu Bonarcadesu mi attende nella chiesa di Santa Maria dove sono impegnati nelle prove. Il luogo col buio è magico e la loro musica lo è ancor di più.

Tra un brano e l’altro riesco a suonare l’ukulele ispirato dalla loro bellissima musica, diversa da tutte quelle musiche che ho sentito finora, e vado a letto contento.

 

FRAMMENTI SONORI

Improvvisato sugli accordi di un brano eseguito da Su Cunsertu Bonarcadesu.

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BREVI NOVELLE SARDE

Bonarcado
Cascate di Sos Molinos

Continuano le diatribe campanilistiche tra comuni limitrofi per il possesso di bellezze naturali.

Dopo il Monte Gonare, conteso tra Orani e Sarule, e il monumento granitico Sa Crabarissa, tra Austis e Neoneli, eccoci alla contesa tra Santu Lussurgiu e Bonarcado sul possesso delle cascate di Sos Molinos.

C’è chi dice che appartengano a Bonarcado perché l’ingresso, attraverso un sentiero a scalette, si trova in questo territorio.

Ma la realtà è che il confine tra i due comuni passa proprio sul fiume e, dunque, le cascate si trovano esattamente a cavallo tra i due.

Bonarcadesi e Lussurgesi, mettetevi rassegnatevi, e mettete pace sulla questione cascate, esse appartengono a entrambi, parola di geologo!