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46/377: Oristano

ISPIRAZIONE

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Percorro la strada da Cabras a Oristano quasi tutta su pista ciclabile. Finalmente! Segno che mi sto avvicinando a una grande città.

Dopo un’ampia rotonda, attraverso il ponte sul fiume Tirso e pian piano entro a Oristano seguendo un percorso un po’ tortuoso tra sensi unici e semafori.

Nonostante la grandezza di questo Comune, non ho la sensazione di entrare in una metropoli, come ho avuto avvicinandomi a Ghilarza dai paesini del lago Omodeo, forse perché Oristano la conoscevo già e le sue dimensioni erano già stabilite dalla mia esperienza mentale e fisica di essa.

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Qui ne approfitto per incontrare parenti e amici e per passare una giornata ‘normale’ nel tour. Incontro Roberto (cugino di terzo grado di mio padre) con Maria Ausilia che mi ospiteranno per la giornata.

Roberto è ciclista, mi ha già raggiunto in qualche tappa del mio giro e abbiamo anche pedalato insieme tra Tramatza e San Vero Milis.

Rincontro Gianfranco, fratello di Roberto che era venuto a conoscermi a Zeddiani, e conosco una nuova parente, loro cugina Bianca. La ricerca genealogica e gli intrecci di rincontri di questo tour si sviluppano.

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Nel pomeriggio facciamo un giro in centro. La bella torre di Mariano II, la centrale piazza Eleonora, la Cattedrale, la chiesa di San Francesco dove vedo il Cristo di Nicodemo, bellissima scultura lignea del XIV secolo, dall’espressione particolarissima.

Rientrati in piazza Eleonora, incontro qualche amico tra cui Alberto Cherchi, qui noto a tutti come Dudo, e il contrabbassista Antonio Farris, con il quale discutiamo sull’attuale situazione musicale della zona.

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La mattina, prima di ripartire, Maria Grazia, un’altra parente dalla parte di mia nonna Fanny Satta (ma non so bene come, cosa che dovrò scoprire!) mi invita a presentare il progetto alle scuole elementari dove studia la figlia Francesca.

Armato di bici e ukulele presento il progetto alle terze e quinte e, dopo un’intervista al volo, per il sito Link Oristano, parto di fretta e furia alla volta del prossimo paese, Santa Giusta.

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PS ci sarà una puntatina a Oristano nella giornata di Palmas Arborea, per visitare il bellissimo museo diocesano, contenente due mostre d’arte contemporanea. I rincontri avvengono anche con i 377 comuni!

 

FRAMMENTI SONORI

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BREVI NOVELLE SARDE

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Dudo è certamente uno dei personaggi più eclettici che io conosca.

Possiede una bottega di alimentari in centro, suona il pianoforte jazz, è un bravo fotografo, un bravo pescatore, ma soprattutto ha idee geniali, come quella del pupazzetto Tutzky.

La storia di Tutzky è singolare. Appassionato di musica, Alberto viene in possesso di un disco molto raro di jazz.

Scambiando notizie su un forum online, Dudo decide di fare la copia del disco a uno dei membri del forum, che la accetta con grande gratitudine.

Pochi giorni dopo, per ricambiare la cortesia, Tutzky, un pupazzetto bianco creato dalla moglie del ricevente il disco, viene spedito a Dudo, il quale lo accetta con affetto paterno, a tal punto da renderlo protagonista di una serie di fotografie tematiche.

Tutzky mi fa sorridere da parecchi anni nelle sue situazioni di vita quotidiana. Finalmente oggi ho avuto modo di conoscerlo. Dudo arriva in piazza Eleonora e tira fuori il pupazzetto. Lo sistema nell’aiuola, sopra un seme di pietra di Pinuccio Sciola, impiegando diversi minuti a metterlo in posa reggendo una chitarra in miniatura.

Non appena pronto, tiro fuori i mio ukulele e scatta una jam session di fuoco con Tutzky!