91/377: Vallermosa
ISPIRAZIONE
Parto in direzione nord. La strada che mi porta a Vallermosa è quasi tutta un lungo rettilineo. I campi tutt’intorno sono completamente allagati dalle piogge di questo periodo. Supero il la strada statale 130, è già la seconda volta che ci passo sopra dopo la tappa Domusnovas-Musei, e subito dopo passo anche il grande fiume Cixerri, padrone di questa valle. Inizia a piovigginare. Il tempo oggi è completamente instabile.
All’ingresso del paese mi accoglie un bel murale dal messaggio importante. Arrivo in centro, dove mi aspettano il sindaco Francesco, il vicesindaco Chiara, il consigliere Roberta e gli assessori Diego e Daniele. Dopo il benvenuto mi portano subito al bar e poi alla pasticceria S’Offelleria per farmi assaggiare il dolce tipico ‘su moretto’. Mi viene donato anche un vassoio di zeppole e altri morettus che mi terranno compagni per le prossime due o tre colazioni! La piazza principale contiene un albero molto vecchio proprio di fronte alla facciata della chiesa di San Lucifero. Mi dicono che Vallermosa è l’unico paese che ha come santo il demonio. Ci avviamo poi a vedere la chiesetta di Santa Maria, accanto alla quale si trovano dei resti di terme romane, tra alberi di eucalipto immensi.
La giornata si è ormai rovinata, piove e fa molto vento. Andiamo comunque a visitare il sito archeologico di Matzanni che si trova sulle montagne retrostanti il paese. Questa zona fa parte del complesso del Monte Linas e confina con i comuni di Domusnovas, Iglesias e Villacidro. Saliamo una strada sterrata molto ripida e arriviamo alla sommità dove si trova il sito. Sta anche nevischiando ma riusciamo comunque a vedere qualcosa. Qui si trovano tre pozzi sacri, a ben 700 metri sul livello del mare! Uno di questi è conservato benissimo. Si distinguono le pareti e le scale che scendono fino al pozzo che in questo momento è pieno di acqua. Poco distante si trovano anche i resti di un Tempio. Purtroppo fa troppo freddo e piove troppo per rimanere a guardare quindi ci rimettiamo in macchina e scendiamo verso l’agriturismo Is Prunixeddas dove ci attendono per pranzo, antipasti di terra speciali, primi, maialetto e un agnello al limone fenomenale. Il pranzo si fa lungo, con dolce, caffè e ammazzacaffè.
Nel pomeriggio mi portano al Hotel Wunder di Tullio e Daniela che si fanno gentilmente carico della mia ospitalità. Lavoro e riposo un pochino. La sera mi raggiunge Simone Cavagnino per un’intervista che andrà su Unica Radio. Ci prendiamo un caffè al bar, chiassoso per lo svolgimento di una partita in tv, e andiamo a fare l’intervista in macchina, sotto la pioggia battente sul tettuccio. Più tardi, a fine serata, incontro dei musicisti locali con i quali suoniamo un po’ di classici della musica rock nella sala teatro accanto alla biblioteca. Ci sono stati dei bei momenti e tutti sono contenti di aver partecipato, tre chitarristi (uno dalla voce particolarissima) e una giovanissima cantante, bravissima (ho dimenticato i nomi di tutti!). Il sindaco e l’assessore sono presenti a questo incontro e propongono l’organizzazione di un evento proprio qui, fieri della gioventù musicante del loro paese.
FRAMMENTI SONORI
BREVI NOVELLE SARDE
Incontri nuovi, incontri vecchi. Sulla strada in salita per Matzanni, nel bel mezzo della buriana di nevischio, superiamo quattro persone, due maschi e due femmine, che stanno salendo a piedi con degli ombrellini malandati. Siamo sicuri che torneranno indietro visto il tempo. Ma dopo un bel po’ che siamo in cima li vediamo arrivare. Ci incrociamo e iniziamo a scambiare due chiacchere. Vogliono comunque visitare il sito archeologico. Nulla li ha fermati. Accennando al mio progetto, vengo a scoprire che le due ragazze sono amiche di Francesca, la fotografa che mi ha fatto le bellissime foto che potete ammirare nel profilo Facebook del 377 project. Che coincidenza. Andiamo via dopo avergli augurato buon rientro, e ci avviamo all’ agriturismo Is Prunixeddas, molto più in basso. Qui, con grande sorpresa incontro Salvatore, il vice sindaco di Villa San Pietro, che scopro essere uno dei due soci e che ci serve Il pranzo fantastico già descritto. Un’altra coincidenza! E quando siamo già verso la fine del pranzo entrano le quattro persone di prima, bagnate dalla pioggia e affamate. Ci risalutiamo. Prima di andarcene riprendiamo le chiacchere di prima, sul mio progetto, dalle quali escono fuori nuove offerte di ospitalità in paesi della Sardegna dove sarò a breve. Ecco come si sta sviluppando la rete dell’ospitalità. Fermandosi a parlare con la gente, senza nessun timore o reticenza. E raccontando la mia avventura sempre con un sorriso, anche se l’ho già raccontata almeno 91 volte!