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86/377: Villa San Pietro

ISPIRAZIONE

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È una bella giornata, mi metto in viaggio da Is Molas per arrivare alla rotonda della statale in corrispondenza dell’ingresso di Pula. Proseguo per poca strada, per fortuna poco trafficata in questa stagione, e rientro in una strada di campagna. Dopo pochi chilometri arrivo all’ingresso sul retro di Villa San Pietro, attraverso un ponticello e incontro il vicesindaco Salvatore, col quale andiamo alle scuole medie dove mi aspettano per presentare il progetto.

Con grande sorpresa due degli insegnanti sono persone che conosco: il primo è Leonardo, trombettista col quale ci siamo spesso trovati a suonare in orchestre classiche. il secondo è Chicco un ex collega geologo. Di nuovo ritrovo il connubio musica e geologia. Presento il mio progetto ai ragazzi che rimangono entusiasti così come gli tutti gli insegnanti.

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Usciti dalla scuola ci dirigiamo in Comune dove incontro il sindaco Marina e gli assessori Laura e Pierpaolo. Tutti insieme andiamo a fare visita ad alcune importanti realtà del paese. La prima è Il nuovo impianto sportivo, molto bello, erba sintetica, tribune che possono contenere anche 250 spettatori, nel quale si allena la scuola calcio Villa San Pietro e il Cagliari under 17, oltreché squadre fino alla terza categoria.

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Ci spostiamo poi al centro di aggregazione sociale. Qui si trova una bella sala di musica dove i giovani possono riunirsi a suonare. All’esterno si trova un parco giochi per bambini e poi tre ulivi piantati per ricordare tre vittime locali di un tragico incidente nella vicina raffineria Saras, ai quali è dedicato il centro. Subito dopo ritorniamo in centro, proprio sulla piazza centrale, per visitare la bella chiesetta romanica di San Pietro, fatta di una bella pietra calcarea giallastra, e contenente un’antica statua lignea di san Pietro. Sulla piazza si affaccia anche il Comune, attrezzato di parcheggi per biciclette, ed un bel centro conferenze, oltreché dei begli edifici storici.

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Per pranzo arrivo a casa di Andrea, un caro amico geologo che mi ospiterà per la giornata. Mangiamo insieme a sua moglie Simona e a suo figlio Francesco. Mi accontentano preparandomi una buonissima minestra! Accanto a casa di Andrea si trova la sede di Dolce Vita Bike Tour, lo sponsor che mi ha fornito la bicicletta per il viaggio. Subito dopo pranzo mi raggiunge Sandro il quale requisisce la bicicletta per qualche ora per far fare un check completo al loro meccanico Roberto.

Subito dopo ci raggiunge anche Chicco, che mi porterà a vedere il suo progetto pluriennale del quale mi parla da tanti anni: una fattoria sociale (*). Rientrato a casa di Andrea riesco a fare un po’ di lavoro, a mangiare leggero, ad instillare un piccolo germe musicale nel piccolo Francesco, che vuole assolutamente provare l’ukulele, e ad andare a letto presto!

 

FRAMMENTI SONORI

Due asini.

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BREVI NOVELLE SARDE

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(*) Con Chicco, 47 anni, ci conosciamo da quando eravamo studenti di geologia. Ci siamo incontrati qualche volta per caso, concerti di jazz, spiagge, e una volta ci siamo anche mancati, a Londra. Ci eravamo organizzati per andare a vedere insieme il concerto di Jamiroquai, lui veniva da Southampton, la sua corriera fece guasto, non ci trovammo, all’epoca in cui non c’erano i cellulari. Avevo io i biglietti, andammo entrambi separatamente, Chicco ricomprò un biglietto, non ci trovammo ne’ durante ne’ dopo il concerto, Mi cercò nei residence della mia università per tutta la notte, non mi trovò, perse l’ultimo treno e dormì in stazione. Ma questa è un’altra storia che vi potrebbe raccontare lui con dettagli ben più divertenti.

Oggi Chicco mi vuole mostrare l’idea di cui mi parla da anni e che vorrebbe realizzare qui: praticare l’agricoltura sociale. Prendiamo la macchina e guidiamo fino ai piedi delle montagne retrostanti il paese. Qui Chicco ha un enorme terreno di famiglia. All’ingresso mi mostra due strutture all’aperto, una in legno dove vengono fatti eventi, e una chiusa, in mattoni di terra cruda che lui stesso ha fatto in anni di lavoro. La corrente arriva da batterie a pannelli solari. Nei campi intorno vengono coltivate diverse tipologie di ortaggi, e in una parte anche diverse tipologie di peri. Camminando incontriamo due asinelli, Angelo e Giuliana. All’inizio sono un po’ diffidenti ma non appena riprendiamo a camminare ci seguono incessantemente. Incontriamo un angolo nascosto sotto un bellissimo albero. Mi fermo a suonare l’ukulele mentre Angelo e Giuliana ascoltano da un po’ di distanza. Continuiamo la passeggiata fin quasi al bordo della montagna. Siamo in alto e il panorama verso la piana di Sarroch, Villa San Pietro e Pula è fantastico.

Il sogno di Chicco è quello di riuscire a creare una realtà dove poter vivere la natura in maniera autentica, produrre alimenti, mostrare pratiche sostenibili di edilizia e produzione di energia elettrica, dove i bambini possano conoscere e apprezzare le biodiversità, e dove si possano organizzare anche eventi e incontri culturali e conviviali. Tutto ciò al fine di produrre lavoro, reddito, e restituire felicità e senso alle proprie esistenze. Il luogo è certamente degno di ospitare un realtà del genere e mentre ci godiamo il calar del sole prima di rientrare in paese, mi auguro che Chicco mantenga sempre lo stesso spirito e trovi il tempo di realizzare questo suo sogno.