Putifigari

224/377: Putifigari

ISPIRAZIONE

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Piazza Boyl

Oggi è una giornata coperta e afosa. Percorro la discesa che mi porta verso il Lago Cuga, che costeggio per un po’, prima di ripercorrere circa un chilometro della strada già fatta per andare da Olmedo a Uri. Dal bivio in poi mi aspetta una bella salitona verso Putifigari. Poco prima di entrare in paese noto una pista ciclabile, mi tenta prenderla ma non appena vedo la sua pendenza opto per continuare sulla strada normale!

Arrivo nella bella piazza Boyl, un cognome importante visto che fu Don Pedro Boyl ad acquisire questo feudo dagli Aragonesi nel XIV secolo, e poi nel XVIII il marchese Boyl e i suoi discendenti  diedero a questo piccolo centro uno slancio vitale.

Al Comune mi stanno aspettando gli assessori Felle e Salvatore, Barore, che segue il mio viaggio già da tanto, e Cinzia, una guida turistica. Lasciata bici e bagagli al mio alloggio, ci dirigiamo al bar (Boyl) per un caffè. Siamo pronti per andare a visitare una delle più belle attrazioni di questo territorio, se non di tutta la Sardegna. Al bar c’è una coppia di turisti francesi con una bambina. Sono ospiti di qualche abitante di qui e li invitiamo a venire con noi. Direzione la necropoli di Monte Siseri.

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Interno della tomba S’Incantu

Guidiamo per un po’ e poi ci incamminiamo in una vallata, camminando tra erba ingiallita e cespugli, fino ad arrivare ad un affioramento di roccia con una casetta costruita sopra. È l’ingresso della tomba numero 1, la più bella e preziosa e perciò chiusa all’accesso pubblico. È conosciuta a tutti come S’Incantu, e non appena entriamo, dopo che Cinzia apre la porta chiusa a chiave, capisco perché.

Un’anticamera, con una bella incisione di protome taurina al lato, ci conduce dentro la sala principale, che non appena viene illuminata dalle lampade che Cinzia ha portato, e dai nostri cellulari, si rivela per quello che è: un incanto! Un ampio spazio, con colonne di pietra, nicchie, decori alle pareti e sul soffitto, tutto scavato a mano nella nuda roccia, ed il focolare concentrico a terra. Rimaniamo qui per un po’, a godere questa meravigliosa opera dei nostri antenati. Perfino la bambina francese è estasiata dal luogo.

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Querce e rocce vulcaniche

Usciamo e torniamo verso la macchina, attraversando la vallata, nella quale mi indicano altre domus de janas. Come ho già visto ieri a Ittiri, tutta quest’area aveva una concentrazione densissima di necropoli. Guidiamo attraverso sugherete ed un paesaggio inconsueto di rocce vulcaniche che spuntano come isole dalla vegetazione.

Arriviamo fino al cantiere forestale di Sos Coroneddos, un’area verde ampissima, ricca di boschi di querce da sughero. All’ingresso un gruppo di boy-scout sta smontando le tende dopo un campo scuola. Da qui proseguiamo in alto verso la vedetta forestale in località Pagliaresu. La vista è incredibile, si estende fino ad Alghero e al mare, ma purtroppo la giornata offuscata non rende giustizia alla magnificenza della visuale.

Rientrando in paese mi raccontano della recente apertura di una ippovia, che parte da Porto Conte ad Alghero, ed arriva qui, costeggiano per un po’ il mare e poi attraversando questi territori in maniera lenta.

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Sculture in pietra rossa nella piazza Boyl

In serata facciamo una passeggiata per ammirare il piccolo centro storico, ben curato. Sulla piazza Boyl non solo si affaccia il bel palazzo del Comune ma anche la chiesa parrocchiale della Signora de S’Ena Frisca. Tra le altre belle attività di questo c’è quella della mostra micologica che si svolge a novembre, in onore della quale, nel centro di Putifigari, tra le altre statue, si distinguono dei bei funghi in trachite rossa.

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Palazzina nobiliare

Proseguiamo il giro tra eleganti palazzine, sempre decorate con la pietra vulcanica rossa, portali in legno, “lorighe” in pietra, e arriviamo all’Auditorium, dove mi aspetta il neoeletto Sindaco Giacomo per un incontro con la popolazione, dove racconto il mio viaggio e suono un po’. Questa volta ci sono dei giovani musicisti che suonano qualcosa anche loro, ed io mi unisco a loro. Concludiamo questa giornata in pizzeria, in un’atmosfera gioiosa, e prima di salutarci, Barore mi consegna un foglio di carta.

 

FRAMMENTI SONORI

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BREVI NOVELLE SARDE

“Bustianu

Corri
nel vento
cercando sguardi,
mani che s’intrecciano.
Attraversi paesi,
frammenti di storie,
amori
e sogni.
Libertà.
Frughi
nei cassetti della vita,
cerchi valori
sentimenti
per comporre note armoniose.
Ed infine
percepisci
che mille e mille mondi
si celano
dietro ed oltre
le apparenze…
…e che anche il silenzio
è sublime
musica.

7/7/19  B.P.”