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201/377: Alghero

ISPIRAZIONE

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Parto molto presto da Stintino. Oggi mi aspettano più di 50 chilometri ed è previsto molto caldo. Una volta passate le Saline e la spiaggia di Ezzi Mannu arrivo alla frazione di Pozzo San Nicola, sempre in territorio di Stintino, e qui mi fermo nella piazzetta per rifocillarmi. Riparto per la provinciale 34 e la strada pian piano entra nelle colline della Nurra, la fertile piana coltivata. Avevo anche l’opzione di passare dalla strada costiera che passa vicino all’Argentiera (in territorio di Sassari) e poi arrivare da Fertilia, frazione che, come Arborea, venne creata da Mussolini per qui spostare dei coloni ferraresi.  Ma questa strada sarebbe stata molto più lunga. Non mi pento della scelta visto che la temperatura è salita molto, siamo a quasi 40 gradi, il cielo è coperto e il tasso di umidità altissimo ed io non vedo l’ora di arrivare. Dopo aver percorso un tratto sulla provinciale 93 che mi sembra infinito, un falso piano, semrpe in leggera salita, arrivo alla frazione di La Corte (Sassari) e imbocco la trafficata provinciale 42. Su questa mi supera un furgone e si ferma poco più avanti. È Claudio del b&b di Stintino con tutto il gruppo dei turisti che stanno andando al mare e che volevano salutarmi ancora!

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Sono sfinito dal caldo. Arrivo alle famose tenute Sella & Mosca, in attività dal 1899, dove Chiara, la responsabile del marketing, mi sta aspettando per una visita guidata. Gli spazi esterni sono bellissimi e curatissimi. Visitiamo una parte di vigneto e poi Chiara mi mostra i caseggiati, le cantine vecchie, dove si trovano enormi botti centenarie, e quelle nuove odoranti di vino. Poi mi mostra la chiesetta dell’Uva costruita er i proprietari e i dipendenti, prima di tornare alla reception dove finalmente incontro Bastianina, che mi segue online dall’inizio del progetto, e Salvatore, caro amico contrabbassista. Ci viene offerto un aperitivo a base di un nuovo prodotto, uno spumante torbato di ottima qualità.

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Ormai è quasi ora di pranzo ed è impensabile pedalare sotto oltre 40 gradi per quei pochi chilometri che ci separano dal centro abitato, dunque carico tutto in macchina di Salvatore che mi porta al b&b La Tana di Cagliostro dell’amico Marco che mi ospiterà per la giornata. Nel tardo pomeriggio porto la bici per una messa a punto e ne approfitto per girare un po’ il centro. Percorro la centrale via XX settembre per arrivare alla torre spagnola proprio sul lungomare, da dove posso ammirare la trasparenza dell’acqua che batte sulle basse rocce.

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Percorro un tratto dei bellissimi bastioni, mare da un lato, centro storico dall’altro, poi mi inoltro tra viuzze strette, passando palazzi antichi, la chiesa del Carmelo e poi la cattedrale dell’Immacolata, e una bella installazione di gabbiette colorate appese per alcune strade e piazze, installazione ideata da Tonino Serra, con gli uccelli posizionati fuori da esse, omaggio alla riserva naturale di Porto Conte, fino ad arrivare alla bella piazza civica dalla quale, tramite un sottopassaggio esco sul bordo del porto turistico.

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Ritirata la bicicletta mi preparo per la serata alla libreria/vineria Cyrano, proprio di fronte ai bei giardini Manno. Qui infatti è stata organizzata una presentazione del mio progetto con musica suonata da me e dagli amici Salvatore Maltana al basso elettrico e Marcello Peghin alla chitarra, coi quali mi è capitato in passato di collaborare. È bello vedere tra il pubblico anche facce conosciute durante il viaggio. A fine evento camminiamo attraversando Alghero di notte, in una suggestione di luci, installazioni di corallo (da cui prende il nome tutta questa zona, la Riviera del Corallo) e le bellissime foto di Daniela Zedda nella ciclomostra “Quanta strada nei miei sandali”, omaggio al Giro d’Italia e percorribile in bicicletta, che ritrae dieci donne e dieci uomini centenari.

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Arriviamo allo storico Poco Loco, locale gestito da Massimiliano, che rivedo con piacere dopo tanti anni. Il Poco Loco è celebre non solo per il buonissimo cibo e le pizze al metro multigusto, ma anche per la musica dal vivo. Qui sono infatti transitati nomi importantissimi di scene musicali internazionali, e posso con orgoglio dire di averci suonato spesso anch’io!

 

FRAMMENTI SONORI

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BREVI NOVELLE SARDE

Per la saga delle varie lingue presenti in Sardegna, benvenuti ad Alguèr, dove il dialetto è una variante arcaica del catalano che poi ha subito influenze del castigliano, del sardo e dell’italiano. La storia di questo dialetto inizia quando i conquistatori aragonesi cacciarono da qui le popolazioni sarde e i loro precedenti padroni, i Doria, famiglia che in epoca giudicale aveva possedimenti in tutto il giudicato di Torres (le cui tracce ho già trovato in molti paesi visitati di recente). Come il Tabarchino a Carloforte, il Sassarese ed il Gallurese, anche l’Algherese è una minoranza linguistica ristretta solo a questa zona, e per questo riconosciuta e protetta da vari articoli di leggi statali e regionali.


Invece per la serie “I grandi assenti” non posso non fare una lista di luoghi di interesse del territorio intorno ad Alghero che non ho avuto occasione di visitare in questa giornata puramente cittadina:

– l’area marina di Capo Caccia con le sue bellissime Grotte di Nettuno

– la baia di Porto Conte, con il suo parco naturale

– le bellissime spiagge, Le Bombarde ed il Lazzaretto

– i siti archeologici, importantissimi, di Santu Perdu, Anghelu Ruju, Palmavera e Sant’Imbenia

Le saghe continuano…