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64/377: Musei

ISPIRAZIONE

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Oggi la strada è di nuovo breve, 2 km. La giornata è bellissima, e partendo dalla ex Cartiera mi godo i colori raggianti del mattino. Mi dirigo in mezzo alla valle del Cixerri. Di nuovo dalle montagne sono arrivato a una pianura, proprio come dal Montiferru son sceso al Campidano settimane fa.

Attraverso la 130 da sopra un cavalcavia (sul quale un mio fan mi ferma e mi scatta una foto!) ed entro in paese.

Incontro il Sindaco Antonello in Comune. Mi accoglie e mi racconta con passione un po’ di storia di Musei. A partire dall’origine del nome che mi incuriosisce molto. Musei (o Musej) = Jesum al contrario, dato dai gesuiti che la abitarono in antichità. Tra me e me penso “ma allora la teoria di Dessanay — De Sanaj = De Janas…(vedi Breve Novella di Palmas Arborea).

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Musei è un paese agricolo e di allevatori. Le terre intorno sono molto fertili. Pare che il vecchio paese fosse sul fiume Cixerri, ma non vi è più traccia. Quando i gesuiti vennero cacciati il paese venne spostato. Pare che nell’andarsene avessero lanciato una maledizione per cui il paese non sarebbe mai cresciuto oltre il 1500 abitanti. Per secoli è stato proprio così fino a oggi!

Antonello mi accompagna per il centro storico, tenuto benissimo. Scopro che le belle case che sembrano fatte ieri da quanto sono ben curate, sono in realtà quasi tutte in ladiri. Musei fa parte di un grande gruppo di comuni che hanno costruzioni in terra cruda, esteso anche all’estero.

Visitiamo la Chiesa di Sant’Ignazio di Loyola (patrono straniero, come anche a Oliena). Poi la sorgente detta di Acqua Concia in quanto leggermente salata e usata in passato per le conce dei tessuti. Antistante si trova un piccolo parco ben curato, e un murale contemporaneo. Antonello mi parla del progetto di fare Musei un paese museo con la realizzazione di molti murales.

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Arriviamo a Villa Asquer, dove si trova la bella sala consiliare e la mediateca. Dopodiché passeggiamo per il vecchio complesso Etfas (Ente per la trasformazione fondiaria e agraria in Sardegna), pieno di vecchi stabili ristrutturati e utilizzati per eventi e manifestazioni varie.

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Nel pomeriggio l’assessore alla cultura Fabrizio mi accompagna per le campagne. Visitiamo la bella pineta. Poi gli chiedo di deviare verso la molto discussa fabbrica di bombe in territorio di Domusnovas per cercare un graffito di Banksy, poi rivelatosi inesistente, segnalato da un giornalista solo per porre l’attenzione su una problematica, spesso tralasciata.

Visitiamo le sponde del fiume Cixerri, dove doveva esserci il vecchio insediamento di Musei. Qui oggi rimangono i resti di un vecchio mulino, dove si pensa che ne esistessero tanti lungo il fiume.

In serata la temperatura cala, e domani mattina ci aspettiamo una gelata. La notte mi avvolgo ben bene nelle coperte e nelle lenzuola di mollettone!

 

FRAMMENTI SONORI

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BREVI NOVELLE SARDE

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Già altre volte in questo viaggio ho avuto modo di trascorrere un’intera giornata con un sindaco e di rendermi conto di quanto si abbia da fare, impegni previsti e imprevisti.

Oggi vengo accolto dal Sindaco Antonello che, oltre a raccontarmi la storia e le attività di Musei, mi rende partecipe delle sue attività di Sindaco. In Comune lo cercano svariate persone, cittadini, presidente della Pro Loco, e lui dedica a tutti un po’ di tempo.

Poi mi porta a pranzo a casa sua dopo avermi fatto visitare i luoghi interessanti del paese, e mi racconta di come, da giovanissimo, abbia messo su quella che ora è la sua azienda agricola. Nel pomeriggio, mentre continuo le mie visite con l’Assessore, Antonello é nei campi col trattore a lavorare il terreno.

Al mio rientro ha il tempo di portarmi a vedere gli alberi di Natale luminosi che addobbano il paese, tutta opera sua. E passando in una via buia nota il non-funzionamento dei lampioni. Si preoccupa subito di telefonare ai tecnici competenti e dopo poco il problema è risolto. Passiamo accanto al deposito d’acqua, accanto al quale si trovano due depuratori, che ha ottenuto con una lunga battaglia accampato in tenda fuori dagli uffici del gestore idrico. E poi mi parla del suo desiderio di ricostruire l’antico ponticello sul fiume Cixerri, sul quale un tempo transitava il trenino che portava il materiale dalle miniere di Orbai, e renderlo parte del Cammino Minerario di Santa Barbara.

Il giorno dopo mi raggiungerà a Villamassargia per riportarmi dei libri di cui mi aveva omaggiato, ma che avevo dimenticato sul tavolo nella fretta di partire. Antonello è al suo terzo mandato… E ora sto iniziando a capire il perché.