193/377: Laerru

ISPIRAZIONE

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Bellissima Anglona, verde (in fase di ingiallimento…) e collinare. Volo in discesa da Martis e poi risalgo verso Laerru. In Sardegna c’è poco piano.

Arrivo in paese dove mi accoglie Antonio, un ragazzo che ho conosciuto casualmente alla festa della birra di Perfugas, insieme a Paolo. E la rete della solidarietà si allarga.

Con Antonio andiamo in Comune, dove l’amministrazione ha preparato un piccolo rinfresco di benvenuto. Mangiamo, beviamo, salutiamo e ci avviamo a visitare il territorio.

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Saliamo in macchina attraverso il territorio calcareo, ed arriviamo ad uno spiazzo dove parcheggiamo. Da qui io e Antonio ci inoltriamo nella vegetazione alta per trovare l’ingresso delle grotte di Su Coloru. Entriamo con le torce. Dobbiamo abbassarci parecchio e strisciare per una strettoia prima che il soffitto diventi di nuovo alto e possiamo camminare. Purtroppo queste grotte sono state sempre frequentate e molte concrezioni son state rovinate, ma in molti punti se ne possono ancora vedere. Aumenta un rumore di fondo inquietante. Ci avviciniamo ad una stanza grande dove vive una colonia di pipistrelli. Ci passiamo sotto, camminando nella crosta di guano, i loro escrementi, e dopo un po’ usciamo dall’altra parte. Qui si trova un importante sito archeologico, con resti del Mesolitico. Dobbiamo ripercorrere tutta la grotta per uscire. Per fortuna qui fa fresco, e all’uscita ci investe il calore di questa giornata estiva.

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Intanto ci ha raggiunto Gigi, fratello di Antonio. Riprendiamo la macchina e guidiamo attraverso l’altopiano calcareo di Sa Tanca Manna. Ai bordi della stretta strada si trovano parecchie vie armate per l’arrampicata sportiva (con i soliti nomi eccentrici). Sempre io e Antonio (mentre gli altri si riposano) prendiamo un sentiero che sale fino ad un picco roccioso panoramico proprio sopra il paese, dove è stata posta una croce. La vista è bellissima. Qui vicino si trovano delle vecchie cave di calcare. Le troviamo tra la vegetazione, mentre cerchiamo a fatica la via del ritorno!

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È ora di pranzo e ci raggiunge Erica, la ragazza di Antonio, che ha preparato il pranzo. Il bar della piazza ci fa gentilmente usare i loro tavoli. Nel pomeriggio mi portano all’hotel Bena ‘e Traes, meglio noto come ‘il galoppatoio’ per la presenza di un ippodromo, tutto gestito da Luca, un ‘continentale’ ormai da molti anni in Sardegna, uno dei tanti che combattono contro ogni difficoltà per migliorare la situazione ricettiva di quest’isola.

La sera ci aspettano al Centro di Aggregazione Sociale/Ludoteca, dove racconto la mia avventura ad un gruppetto di bambini attenti e curiosi, e anche qui ci hanno preparato un bel buffet di accoglienza! Ci ha raggiunto Francesca, una ragazza che si occupa di fotografia e ha da poco pubblicato ‘In Laerru’ un libro fotografico che contiene immagini storiche raccolte dagli abitanti del paese.

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Ora che il caldo è calato ne approfittiamo per girare per la strade del paese, ricche di scorci particolari. Andiamo a visitare la ‘chiesetta rupestre’ (ma sarebbe meglio chiamarla cappella) di Santa Diadora, minuscola, una stanza, scavata in parte nella roccia, di origine bizantina. Poi torniamo al centro del paese, attraversando il parco centrale, un avvallamento nel quale si trova un grande agrumeto, sentieri e un parco giochi per bambini. Poco più in basso la piscina che però è ancora chiusa. Risaliamo in paese, camminando nelle stradine, tra le tante chiese, interessanti per la presenza di ornamentazioni e portali molto belli, la parrocchiale di Santa Margherita e gli oratori di Santa Croce e del Rosario. E poi i ruderi della chiesa di San Sebastiano, ormai immersi nelle case moderne.

Concludiamo questa bella giornata al bar della piazza centrale, dove hanno portato un amplificatore e dove suono e racconto la mia storia ad un pubblico variegato. Ai primi suoni bassi dell’ukulele riesco a far svegliare anche un signore che si era addormentato, forse per le troppe birre!

 

FRAMMENTI SONORI

Pipistrelli in grotta

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BREVI NOVELLE SARDE

Nello scrivere i miei racconti spesso ho bisogno di qualche informazione aggiuntiva sui paesi della Sardegna che visito, ed allora faccio qualche ricerca online, raramente Wikipedia, qualche volta il sito della Regione Sardegna, ma specialmente siti specializzati. Uno di questi, che ho già consultato diverse volte, è www.lamiasardegna.it.

Il sito è stato creato da Claudio De Tisi, residente a Milano, ma che ha fatto della Sardegna la sua seconda patria. Dopo che ci fece le vacanze a metà degli anni Settanta, iniziò a tornarci sempre più spesso, fino a visitare moltissime località e a scattare un numero impressionante di fotografie.

Il sito è talmente completo per ogni paese della Sardegna, che per un attimo ho temuto che ci fosse l’ennesima persona che davvero ha visitato tutti e 377 comuni della Sardegna. Dopo aver contattato Claudio sono stato rassicurato: sebbene ne abbia visitato moltissimi, forse la maggior parte, ha dovuto completare il quadro del sito con informazioni da altre fonti per i pochi paesi che non ha avuto modo di visitare di persona

Visto che questo mio blog raccoglie il diario delle mie giornate, ma non è una guida turistica vera e propria, rimando al sito di Claudio, veramente dettagliato, per conoscere meglio tutti i 377 comuni della Sardegna!