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188/377: Perfugas

ISPIRAZIONE

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Viaggio in discesa perso la piana in una bella giornata. Arrivo al Museo al Museo Archeologico e Paleobotanico di Perfugas dove mi stanno aspettando Maria, che mi ha contattato su Facebook per offrirmi accoglienza e ospitalità, e le ragazze della cooperativa Sa Rundine che gestisce il museo. Qui tra poco verranno i bambini delle scuole, sia per una visita che per ascoltare la mia storia.

Ma prima ne approfittiamo per visitare un importante sito archeologico dentro il paese, il pozzo sacro Predio Canopoli, così chiamato perché rinvenuto a casa del signor Canopoli mentre eseguiva dei lavori nel suo cortile. Il pozzo è bellissimo, in calcare bianchissimo, e la scalinata che scende all’acqua è conservata benissimo, con le pareti di blocchi perfetti. Non mi stupisce che qui vengano anche celebrati matrimoni, il luogo, nonostante circondato di abitazioni, è magico.

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Torniamo al Museo, dove le ragazze della cooperativa mi guidano attraverso i tesori archeologici e paleontologici qui custoditi. Con mio grande piacere trovo una ricca collezione di fossili, inclusi i resti di tronchi fossili (abbondanti in tutta la zona) ritrovati accanto al Rio Altana, i più grandi ora nel cortile del museo. E poi importantissimi resti archeologici, tra cui la bellissima statuetta della dea madre con bambino, vecchia di più di 6000 anni, ritrovata qui vicino, e la copia di una famosa statuetta di bronzo a forma di toro, ora custodita al museo di Sassari. Inizia un po’ di chiasso. Sono i bambini delle scuole, che visitano il museo e che poi si radunano nel cortile, dove mi esibisco in qualche brano musicale con l’ukulele, inframezzando con racconti del mio viaggio.

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Nel pomeriggio visitiamo la chiesa parrocchiale Santa Maria degli Angeli, costruita con diverse tipologie di rocce, trachite rossa, calcare bianco, e qualche basalto scuro. All’interno si trova un’opera importantissima. Quando entro nella sala al lato della chiesa rimango stupefatto: un retablo enorme, proveniente dalla chiesa campestre di San Giorgio, dipinto dall’anonimo “maestro di Perfugas”. Rimaniamo in contemplazione per un po’ mentre la guida ci spiega la storia descrivendo le varie parti dell’opera.

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Passeggiamo un po’ per le strade del paese, e ci rechiamo alla sede del Coro Pefugas “Matteo Peru”. Qui ricevo una bellissima accoglienza, racconto il mio viaggio, suono l’ukulele, e vengo ricambiato da canti religiosi e profani, e omaggiato dalla lettura di poesie di Giovanni Soro dallo stesso autore, che mi regala una copia del suo libro. Proseguiamo la serata con una visita alla bellissima chiesa campestre di San Giorgio, tutta in pietra rossa, con vicino un nuraghe conservato benissimo. La luce sta calando e la vista sul paese e le campagne è bellissima.

Concludiamo la serata all’evento Beer Boom Baam, la festa della birra, accanto alla bella chiesa di Santa Maria della Concezione, particolare per la presenza di un bell’arco in pietra proprio di fronte alla facciata, e la sera ben illuminato. Ceniamo a suon di panini con salsiccia e cipolla, buonissime birre artigianali, e musica dal vivo del gruppo locale. Mi riportano all’agriturismo Putzu Canu, nel mezzo delle montagne tra Perfugas ed Erula, dove sarò domani.

 

FRAMMENTI SONORI

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BREVI NOVELLE SARDE

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Al risveglio, prima di ripartire, mi arrampico sopra i resti del nuraghe proprio dentro l’agriturismo, e osservo il panorama maestoso sotto di me, Perfugas nella vallata, i monti dell’Anglona, quelli della Gallura, il Limbara, vedo il castello dei Doria verso la costa, e mi sento parte di quest’immensità, sapendo di aver attraversato tutti questi territori con la forza delle mie gambe e una gran forza di volontà.