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159/377: Aglientu

ISPIRAZIONE

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Anche oggi una giornata di maestrale fortissimo. E anche oggi ho un bel po’ di chilometri da macinare. Percorro la provinciale costiera fino a che arrivo ad un lungo rettilineo costeggiato di pini, e oltre la spiaggia di Rena Majori. Mi inoltro in un sentiero e, lasciata la bici, supero delle dune di sabbia maestose per poi arrivare alla spiaggia, battuta dalle forte onde.

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Proseguo passando il promotorio di Monti Russu, e arrivo a Vignola Mare, località turistica sul mare. Qui mi fermo al bar di fronte alla spiaggia per pranzare, lavorare, ammirando le onde e i surfisti e kite-surfisti che si divertono nel vento. La consigliera comunale Francesca, che ho conosciuto alla presentazione del libro a Santa Teresa di Gallura, si è presa cura della mia ospitalità e mi raggiungerà più tardi. Nel frattempo mi consiglia cosa vedere in zona.

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Riesco a lasciare i bagagli in custodia e faccio un giro in bici nei dintorni. Per vedere la Torre Spagnola, che d’estate è raggiungibile dalla spiaggia, devo fare un giro di diversi chilometri perché il Rio Vignola che sfocia qui è troppo pieno e non attraversabile a piedi. Qui tra l’altro si trovano i resti di un ponte romano, e la zona doveva essere un punto d’approdo tattico.

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Ne approfitto allora per andare prima alla Chiesa di San Silverio, protettore dei pescatori, proprio sulla scogliera. Anche in questo comune infatti si stabilì una comunità di pescatori arrivati dall’isola di Ponza, e proprio a Vignola Mare gli vennero donati dei terreni per costruire la chiesa. Da qui poi arrivo alla torre tramite un sentiero, e una volta salito in cima ammiro tutta la costa, la spiaggia e ancora la Corsica.

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Si fa sera. Riprendo i bagagli e inizio la lunga salita verso Aglientu, con il tipico paesaggio granitico gallurese. Arrivato, faccio un giro in paese, per ammirare scorci di case in granito, la bella piazza centrale con la chiesa tutta in granito di San Francesco, e salendo verso la zona alta, un’antica fontana. Si dice che il nome Aglientu potrebbe derivare dai bagliori argentei delle acque sorgive, qui molto abbondanti.

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Mi raggiunge Francesca, una volta sistemati i bagagli in una sua casa di famiglia, mi porta a vedere due bei punti panoramici, uno da cui si vede tutto il paese, l’altro dal quale si vede tutto il territorio fino alla costa. Non avevo idea che questa parte di alta Gallura fosse così in alto e tuttavia così vicina al mare. Ripercorriamo la strada che scende verso la costa, mentre Francesca mi parla della zona chiamata Portobello di Gallura, dove tra le prime casette edificate c’era quella del padre di Fabrizio de Andrè, tuttora proprietà della famiglia.

Si sta facendo buio ma Francesca ci tiene a farmi vedere il Nuraghe Tuttusoni, da aggiungere alla mia serie “visite al buio”, ma devo ammettere che ne vale la pena, i massi di granito che lo compongono sono immensi e da sopra la vista è eccezionale. Tutt’intorno la zona è piena di nuraghi, ed effettivamente uno l’ho visto questo pomeriggio, con una bandiera dei quattro mori piantata sopra! Concludiamo la serata qui vicino, all’agriturismo Nuraghe Tuttusoni dove ci aspettano per cena e dove ci raggiunge anche Domenico, assessore all’ambiente, per una serata a base di buon cibo e convivialità.

 

FRAMMENTI SONORI

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BREVI NOVELLE SARDE

In questo viaggio sento spesso parlare di personaggi che hanno girato i vari comuni, chi per un motivo, chi per l’altro, viaggiatori, artisti. Uno di questi è Nicola Serra che pratica il parkour, la disciplina che consiste nel saltare ostacoli facendo acrobazie, nata nella Francia metropolitana degli anni ’90. Qualche anno fa Nicola ha girato (tutti?) i comuni della Sardegna, viaggiando in treno o/e in bicicletta. In ognuno veniva portato in luoghi di interesse per fare delle vere e proprie performances, regolarmente filmate e che montate vanno a costituire un catalogo di video che in qualche modo promuovono il territorio, dal suo punto di vista, ovvero di un performer. In qualche modo trovo qualche somiglianza con il mio progetto, vedere i paesi della Sardegna con una lente artistica e per ognuno tirar fuori qualcosa di creativamente unico. Tutti i video di Nicola sono visibili su YouTube. E da quel che vedo si è spinto oltre la Sardegna, e oltre l’Italia!