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156/377: Palau

ISPIRAZIONE

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Anche ho oggi ho un po’ di strada attraverso la Costa Smeralda. Parto dalle campagne di Arzachena e percorro una strada interna, con salita paurosa, prima di iniziare la folle discesa verso Cannigione. Solo dall’alto capisco che se avessi fatto il giro ripassando da un pezzo di strada già percorsa ieri sarebbe stato tutto in pianura, ma ho voluto seguire il consiglio che mi hanno dato. Effettivamente la vista su tutta la baia di Cannigione è incredibile.

Arrivato a Cannigione faccio una pausa caffè in un bar su una piazza che si affaccia proprio sul mare. Poi da qui imbocco per un bel po’ una pista ciclabile che corre accanto al mare, bellissima. E poi la provinciale 13 che passa dalla località Le Saline dove ha casa Peter Gabriel. Dopo ulteriori chilometri e salita arrivo finalmente alla cime di Capo D’Orso. Il panorama è mozzafiato. In basso Palau, di fronte le isole di La Maddalena, Santo Stefano e Caprera.

Pedalo fino alla base delle rocce e riesco a vedere la roccia dell’Orso solo da dietro, per salire c’è da fare un po’ di camminata e pagare un biglietto d’ingresso. Già da qualche giorno, notando che in questa zona tutto è a pagamento, penso a quanto potrebbero far pagare alcuni comuni per vedere patrimoni ben superiori alla roccia dell’Orso.

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Inizio la discesa ed entro a Palau. Mi fermo di fronte al porto. Stanno allestendo per un concerto, visto che oggi, 25 aprile, è giornata di festa nazionale. Mi mangio qualcosa di comprato in panificio e faccio un giro. Costeggio un lungomare e arrivo alla piccola spiaggia di Palau vecchia, una minuscola insenatura con in bordi contenuti da muri muniti di scalette, tipo piscina. L’acqua è cristallina. Qui dietro graniti dalle forme scavate caratteristiche.

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Inizio a preoccuparmi di trovare un alloggio. Incappo in un b&b, la proprietaria Paula, australiana, mi sembra simpatica, dunque mi fermo qui. Lascio i bagagli e mi rimetto in bici per fare un giro nei dintorni. Percorro una bella salita per arrivare alla Fortezza di Monte Altura, un bel presidio in granito costruito alla fine dell’800. Anche qui si entra solo con visite guidate. Da quest’altura si può godere di una vista pazzesca su tutto l’arcipelago, isole vicine, ‘che parlano’, quasi.

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Da qui poi proseguo per un po’ fino a godere della vista sulla costa di Porto Rafael, ma la discesa è troppo ripida e penso alla risalita che dovrò fare dopo. Mi fermo e torno indietro verso Palau. Rientrato al b&b lavoro, poi esco per mangiare una pizza sulla strada principale, che inizia ad animarsi per la festa di stasera, e rientrato vado a letto presto.

 

FRAMMENTI SONORI

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BREVI NOVELLE SARDE

La mattina Paula accoglie gli ospiti del suo b&b in una bella sala per la colazione. L’unica richiesta prima di entrare è che i cellulari DEVONO restare fuori (dentro e spenti non è contemplato). Con un italiano perfetto (ma delle inflessioni che la tradiscono) mi dice che odia vedere le coppie a colazione che guardano il cellulare, e la sala silenziosa. La sua richiesta obbliga a scambiare parole. E io penso: ed io che son solo però con chi parlo? Nessun problema (e Paula lo sa bene). Dopo pochi minuti nella sala si instaurano dialoghi inter-tavoli e in poco tempo ho conosciuto due coppie in vacanza a cui ho potuto raccontare del mio progetto! E Paula partecipa allo scambio. Persone che parlano. Come le isole qui di fronte. Di cui si sono accorti anche il musicista di Palau Paolo Angeli ed il fratello fotografo Nanni, che da 22 anni organizzano qui un festival internazionale di musica chiamato appunto ‘Isole che Parlano’, una rassegna che ogni anno raccoglie interessantissimi artisti da ogni angolo del mondo, alla quale non ho mai partecipato ne’ da spettatore ne’ da artista. Nuovi elementi per la mia ‘to do’ list di fine progetto!