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140/377: Orosei

ISPIRAZIONE

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Oggi viaggio in compagnia. Son stato contattato da Andrea “sono quello che hai incrociato e salutato in strada andando a Dorgali. Io e il gruppo delle ragazze MBK Orosei vorremmo venire a prenderti a Onifai per accompagnarti a Orosei”. Dunque il gruppo arriva a prendermi all’ingresso di Onifai, dove entriamo per farci un po’ di foto, quando una signora si affaccia alla porta, riconosce qualche ragazza ed esce con un cestinetto di caramelle per tutti! E il chiasso attira altri abitanti!

Riusciamo a partire e percorriamo un breve ma trafficato tratto di strada statale prima di arrivare ad Orosei. Qui mi accoglie Pietro, che ha organizzato la mia giornata e dal quale sarò ospite. Dopo aver attraversato il bellissimo centro storico, fatto di stradine e archi da (sotto)passare ci fermiamo in Comune per un saluto veloce al Sindaco, poi al bar gelateria Smeralda per un aperitivo veloce (mica tanto!), e ci rimettiamo in bici per un piccolo tour.

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Usciamo dal paese, attraversiamo il ponte sul Cedrino e dopo poca strada arriviamo sulla costa, alla chiesetta di Santa Maria. All’esterno, da una piccola terrazza con un altare per le cerimonie all’aperto, possiamo ammirare la spiaggia e tutta la foce del cedrino, Orosei con il monte calcareo alle spalle e tutto il golfo di Orosei a sud. Ritorniamo verso il paese costeggiando il fiume e saliamo su una collinetta ripidissima per arrivare alla chiesa San Gavino, tutta costruita in basalto, proveniente dalle colline circostanti, le stesse che circondano Onifai. Anche da qui si gode di un ottimo panorama sulla costa. Terminiamo il giro con una puntatina alla pasticceria Nanni di Rosa, una delle cicliste del gruppo, che ci offre spumante e dolci fatti a mano di giornata!

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Ricongiunto con Pietro, sua moglie Bianca e suo figlio Lorenzo, siamo tutti ospiti a pranzo al ristorante Su Barchile di Antonella, un’altra ciclista del gruppo. Il pranzo è di ottima qualità con una pasta ai frutti di mare fenomenale! A questo punto sono pienissimo, e assonnato, ma il pomeriggio è ricco di appuntamenti. Pietro mi porta in spiaggia a vedere il suo locale, il Gasoline, che si prepara all’apertura, poi facciamo visita ad una delle famose cave di marmo, ai piedi del Monte Tuttavista, pregiatissimo e venduto in tutto il mondo. Qui lavora il fratello di Pietro, riusciamo ad entrare e a scattare qualche foto proprio dal bordo di un fronte di cava. La vista verso il basso è impressionante, visto che la cava si sviluppa in profondità per un centinaio di metri.

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La tappa successiva è il museo Don Giovanni Guiso, proprio nel bellissimo centro storico di Orosei. Qui ci accoglie Elisa che mi guida attraverso la mostra di bellissimi modellini di scene teatrali d’opera provenienti da tutta Europa e collezionati da Guiso. Oltre a questi il museo contiene dei vecchi e pregiati costumi di scena, un’esposizione di disegni, tra i quali alcuni di Pasolini, di Guttuso e di Papi, e una collezione di libri antichi dal 1500 in poi, oltreché le prime edizioni originali delle opere di Grazia Deledda.

Quando saliamo all’ultimo piano dell’edificio mi accoglie un suono di voci femminili. È il coro Urisè che mi accoglie con una bellissima musica. Non appena finiscono saluto la direttrice, Daniela, che conobbi circa vent’anni fa ai seminari Nuoro Jazz, e racconto questo mio viaggio, lasciando poi spazio alla curiosità e alle domande. Concludiamo suonando insieme No Potho Reposare. Ci spostiamo poi nella Casa Rettorale dove mi aspetta un rinfresco d’accoglienza e ulteriore musica col trio Etnos e con Giacomo all’organetto, 13 anni, figlio di Daniela, bravissimo!

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È ora di andare. Pietro mi porta a vedere la processione che si sta svolgendo in paese per la Via Crucis. Tra una stazione e l’altra riusciamo a vedere al volo anche la bella chiesetta di Sant’Antonio Abate, in pietra basaltica, e la torre medioevale nel piazzale antistante. Quando la processione finisce ci dirigiamo all’oratorio della bella chiesa di Santa Croce dove la omonima Confraternita ci offre vino e salsiccia. È ormai buio e il centro di Orosei affascina con le sue chiese e le sue luci arancioni. Riusciamo anche a visitare le vecchie carceri al momento aperte, un antico edificio ristrutturato, dal cui terzo piano si ammira la vista notturna del paese.

L’ultima tappa è una visita a casa di Tore Mula, voce dei Tenores Antonimilia, di cui fa parte anche il figlio Francesco che si è messo in contatto con me tramite Facebook. Mi omaggiano di una serie di canti, e già dalla prima nota sono colpito dall’altissima qualità di queste voci. Ancora una volta mi ritrovo a cercare di scindere le varie voci e la loro armonia ma proprio non ci riesco, gli accordi che producono sono talmente intonati e ricchi di armonici che suonano come un blocco unico e compatto, mi verrebbe da dire come quelli squadrati delle cave di calcare, ma la grana delle loro voci mi ricorda più il granito!

 

FRAMMENTI SONORI

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BREVI NOVELLE SARDE

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In questo viaggio non posso evitare le varie ricorrenze dell’anno, e in queso periodo vicino a Pasqua iniziano più o meno dappertutto i riti della Settimana Santa. Pietro ci tiene a farmi assistere alla Via Crucis, e nonostante negli anni abbia perso interesse verso il significato delle cerimonie religiose, sono sempre incuriosito dall’osservare la devozione dei fedeli e la diversità con cui questa si manifesta nelle varie occasioni e nei vari luoghi.

Pietro mi spiega dell’esistenza di tre Confraternite a Orosei, Santa Croce, le Anime e il Rosario. Oggi quella delle Anime, i cui membri sono vestiti con tuniche rosse, portano la statua della Madonna mentre i membri di Santa Croce (di cui anche Pietro fa parte) hanno le tuniche bianche e portano Su Ziommo (la statua del Cristo) in giro per le varie stazioni e chiesette del paese fino ad essere deposta nella chiesa di Santa Croce, dove la Via Crucis si conclude con una celebrazione accompagnata da canti a concordu. Questo avviene per 6 settimane nelle quali le confraternite si alternano a portare la statua della madonna mentre Su Ziommu (esistono cinque diverse statue che si alternano di settimana in settimana) è portato sempre da Santa Croce. Solo nella Settimana Santa, ultima prima di Pasqua, le tre confraternite sfilano insieme.

PS Quando ripartirò da Orosei, Bianca, la moglie di Pietro, mi regala un rosario, “anche se non credi questo non ti farà male, prendilo a protezione del tuo viaggio” mi dice. E io lo accolgo con gratitudine, lo metto nel borsello frontale della bici, dove ormai sto accumulando tanti piccoli doni del genere, o anche piccoli oggettini che trovo per strada e che attirano la mia attenzione…e devo ammettere che hanno tutti funzionato…non ho ancora bucato le ruote una sola volta!