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109/377: Silius

ISPIRAZIONE

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La strada di oggi è più o meno ancora tutta in salita, ma nulla paragonata a quella che sale a Villasalto. Ormai gli occhi si stanno abituando alla vista di queste montagne e vallate. Pedalo con calma e mi godo il percorso.

Arrivo in paese e mentre sono occupato ad ammirare un bel murale nel muro esterno della biblioteca mi perdo il Comune sull’altro lato dunque proseguo in salita fino ad uno slargo che riconosco perché moltissimi anni fai ci suonai con il gruppo Crïduscià. Dopo che chiedo indicazioni agli immancabili anziani seduti sulle panchine ritorno verso la parte bassa del paese.

In Comune mi aspetta il Sindaco Marino, col quale passerò gran parte della giornata. Insieme al consigliere Giuseppe ci dirigiamo in biblioteca a salutare Nicoletta, la bibliotecaria che ho già incontrato a Villasalto e che lì si era presa cura della mia ospitalità. Nicoletta mi fa visitare la biblioteca, molto fornita, anche di materiali audiovisivi, e scopro che il murale qui fuori è di Giorgio Casu (mi sembrava familiare!), artista che conobbi nella mia tappa di San Gavino Monreale.

Dopo un caffè Marino e Giuseppe mi portano in macchina a visitare un po’ di territorio circostante. Prima tappa il Castello di Sassai, di età giudicale. Qui intorno esisteva il villaggio di Sassai che però sparì intorno al 1600. I ruderi del castello vennero ricoperti di detriti e vegetazione e solo negli anni 90 venne riscavato e ristrutturato. La struttura è molto bella, all’interno diverse stanze, le cucine con ancora un forno, e le cisterne d’acqua. Da qui su la vista è eccezionale.

Guidando in direzione opposta andiamo a vedere il famoso radio telescopio, al confine di quattro comuni e in territorio di San Basilio ma molto più vicino a Silius (magari mi ci riporteranno nella giornata di San Basilio!). La struttura è impressionante, ed è stata realizzata dall’Istituto Nazionale di Astrofisica. Pare che qui le condizioni radio magnetiche siano perfette per il funzionamento di questo strumento all’avanguardia nella ricerca scientifica spaziale.

Non lontano da qui si trovano le miniere di fluorite, barite e galena. Qui si è finito di estrarre nel 2009, ma rimangono ancora diversi operai che si occupano del mantenimento del sito. Proprio mentre siamo qui, viene detto al Sindaco che il livello dell’acqua nelle gallerie sta salendo (forse a causa delle piogge di quest’inverno) e che bisogna attrezzarsi di nuove pompe per evitare che le galleria vengano riempite e rese per sempre impraticabili, nel caso un giorno l’estrazione possa riprendere.

Concludiamo il giro a Is Alineddus, un bellissimo bosco di ontani, con un punto di osservazione panoramico bellissimo. Tra i tavoli per i picnic c’è anche una fonte, e ne approfitto per abbeverarmi della sua acqua freschissima, prima di dirigerci di nuovo verso il paese, dove pranziamo a casa della famiglia di Marino.

Di pomeriggio ne approfittiamo per vedere un po’ il paese. Le stradine del centro sono strettissime, e mi chiedo come facciano tutti a guidarci in mezzo. Molte case sono ancora di pietra, si respira aria di montagna. Passiamo accanto alla chiesa di San Sebastiano, rifatta in stile moderno, e poi ci dirigiamo verso il Centro Anziani, dove mi attendono due incontri. Il primo è proprio con gli anziani, a cui racconto della mia avventura e suono qualcosa con l’ukulele. In cambio gli anziani mi deliziano con un canto il cui testo è stato scritto dal loro Don Gigi.

Subito dopo, è il turno dei ragazzi della Consulta Giovani. Marino infatti ha voluto che il mio progetto venisse presentato a questi due gruppi, al primo per avere il racconto di un’esperienza di vita certamente diversa da quella che la maggior parte di loro ha avuto, al secondo per dare un esempio di intraprendenza, lavoro disciplinato e creatività che possa essere utile nel loro futuro. Tra i ragazzi c’è un organettista e un ragazzo che si mette alle percussioni. Improvvisiamo così per un po’ fino a quando l’incontro finisce naturalmente.

Quando Marino e la sua compagna Alessandra mi porta al bnb di Margherita sono quasi arrivato alla fine delle energie, che utilizzo per mangiare tutto il ben di Dio che Margherita ha preparato per me, prima di proseguire con il mio lavoro creativo (ormai quasi sempre notturno) e crollare a letto.

 

FRAMMENTI SONORI

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BREVI NOVELLE SARDE

Mantengo la promessa fatta a Ugo, il signore di Silius incontrato ieri a San Nicolò Gerrei, e vado a trovare sua mamma, tzia Bettina di 96 anni, insieme a Marino ed Alessandra. Ci accolgono due figli, e ztia Bettina in gran forma, che sa già della mia visita. Le spiego che sono il nipote del politico Bustianu Dessanay, che negli anni 60 e 70 veniva qui nel Gerrei a fare le sue campagne elettorali, e lei mi dice che si ricorda bene, una persona molto affettuosa, aveva stretto amicizia col suo ormai deceduto marito Ionorco, e veniva qui a Silius almeno due volte all’anno, anche d’inverno, e spesso in corriera, a pranzare con loro. Il suo cibo preferito erano le favette e pane integrale! Vado via con un po’ di memorie in più su mio nonno e non potendo salutare col famoso detto “a chent’annos”, auguro a tzia Bettina una vita ancora più lunga!