163/377: Monti

ISPIRAZIONE

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Il percorso di oggi è piacevole, breve, leggero sali, leggero scendi, sotto un bel sole e un aria fresca abbastanza da non far sudare troppo. Mi gusto il cielo blu e la campagna gallurese verdissima, i colori dei fiori che iniziano ad uscire, in mezzo ai graniti sparsi di qua e di là.

Arrivo a Monti e mi fermo in una piazza dove poco dopo mi raggiunge Domenico della Pro Loco. Lasciata la bici alla sede, ci mettiamo in macchina per una serie di giri. Prima in paese dove passiamo la chiesa parrocchiale di San Gavino Martire, la cui facciata è stata rifatta ma che conserva un bel campanile originale in granito. Accanto si trova il bel palazzo del Municipio. Da questa parte alta del paese si può anche vedere l’altra chiesa, San Giovanni, dall’altro lato del paese, anche lei ricostruita accanto alla vecchia chiesa che è rimasta non molto distante.

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Passiamo dalla Cantina del Vermentino, l’ottimo vino che si produce da queste parti, e Domenico mi mostra il prato al di sotto del quale si trovano le botti in rovere per i prodotti barricati. Qui a Monti si trova anche la cantina che ha vinto il premio al Wine Italy per il miglior vino rosso d’Italia. Da qui poi usciamo dal paese e saliamo fino al belvedere, dove si trova una statua di Cristo che si affaccia su tutto il territorio: il Monte Limbara, imponente, il Monte Pino di Telti dove son stato ieri, la piana di Olbia, le isole di Tavolara e Molara, e tutti i territori dietro che ho già percorso.

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Continuiamo a salire in direzione Alà dei Sardi (mi preoccupa la lunga salita che dovrò fare domani!) e arriviamo su un bell’altipiano, con massi di granito sparsi e vegetazione più rada. Poi, continuando a guidare e passando delle piccole frazioni, ci dirigiamo alla chiesetta campestre di San Paolo, incassata in una valle stretta e verdissima, fitto bosco di lecci e olivastri. Salendo la ripida rampa arriviamo all’ingresso della chiesa, antichissima, in granito, ed entriamo, ammirando le statue e le bandiere dedicate al Santo. Di fronte alla chiesa si trovano delle fontane da dove ci abbeveriamo.

Proseguiamo verso la riserva forestale di Monte Olia, densa di boschi, lecci ma anche molti pini. Qui scorre il Fiume S’Elene che segna il confine col territorio di Alà dei Sardi, di cui vediamo le alte montagne retrostanti. Arriviamo fino ad una piccola oasi, il laghetto di Sa Toa. Qui tutt’intorno esistono ben 7 apiari, dove si produce miele amaro, prevalentemente di corbezzolo, qui presente in grandi quantità.

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Rientrati in paese, io e Domenico “smurziamo” alla sede della Pro Loco, pane, salsiccia, formaggio e pomodori. Nel pomeriggio rimango solo, all’hotel i Due Compari, in raccoglimento mentre a Cagliari si svolge il funerale di mia nonna. Poi ritorno al centro del paese per cogliere qualche scorcio in fotografia, le strade larghe, le case in granito, una vecchia fontana sempre in granito. Rientrato all’hotel cerco di riprendere il mio lavoro, interrotto per qualche giorno, mentre penso alla frase di Einstein “La vita è come andare in bicicletta, per stare in equilibrio bisogna continuare a pedalare”.

 

FRAMMENTI SONORI

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BREVI NOVELLE SARDE

Tra i racconti di Domenico c’è quello dei latitanti di Gallura, Barbagia e Baronie che andavano alla chiesa campestre di San Paolo, vista la sua posizione nascosta, a incontrare le loro famiglie e per quei giorni le autorità, pur sapendo che un certo numero di loro si trovavano là, chiudevano un occhio. Tutto questo rituale si interruppe dopo che durante una rissa ci scappò il morto. Da allora le forze dell’ordine non concessero più questi incontri familiari in questo luogo.


Domenico fa parte del Coro della Confraternita di San Gavino Martire. A pranzo mi racconta di tutti i luoghi dove sono andati a cantare, in Italia e all’estero. E mi fa ascoltare alcune canzoni che cantano, in particolare una Ninna Nanna del nuorese Tonino Puddu, bellissima. Mi racconta di quando si sono messi a cantare a Lourdes e la gente si girava a guardarli e ascoltarli con stupore, oppure in alcuni posti dove gli richiedevano sempre il Deus Ti Salvet Maria per la sua bellezza. Gli piace talmente tanto cantare che ogni occasione e buona, ovunque, spesso anche negli aeroporti, di rientro in Sardegna, e sopratutto quando ci sono ritardi nei voli, in modo da distrarre i passeggeri innervositi, mentre le hostess di terra ringraziano!