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98/377: Sinnai

ISPIRAZIONE

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Anche oggi pedalata in compagnia. Io e Alberto ci mettiamo in bicicletta, e ci raggiunge Massimiliano. Andiamo al bar a prendere un caffè e ci mettiamo in cammino. Facciamo tutta strada interna sterrata che ci porterà fino a Sinnai senza passare per strade trafficate. Di fronte a noi le montagne di punta Serpeddì. Finalmente ho la sensazione di cambiare radicalmente zona della Sardegna. Sto finendo di attraversare il Campidano. Sono le ultime pianure è iniziano le colline. Arriviamo alle cantine sociali di Ferruccio Deiana, e poco dopo oltrepassiamo la strada statale 387. Da qui in poi il percorso si fa più duro, uno sterrato che scende è che poi risale vertiginosamente per superare le colline intorno a Sinnai. Ma le salite non sono i soli ostacoli. Oggi il pericolo maggiore sono i cani. Ne incontriamo parecchi e dobbiamo fermarci più volte per affrontarli. Arriviamo a Sinnai sani e salvi è Alberto e Massimiliano mi lasciano.

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Stamattina sono invitato all’inaugurazione di uno spazio per cani che il Comune di Sinnai ha appena aperto. Qui mi accolgono Federica e Gianluigi dell’associazione Chess Art. Durante l’inaugurazione dello spazio l’amministrazione comunale mi dà il benvenuto e mi regala un bel libro sull’archeologia del territorio di Sinnai. Mi raggiungono anche i miei genitori e mia sorella da Soleminis, proprio dietro l’angolo, per farmi un saluto. Da qui in poi e infatti mi allontanerò sempre di più dal cagliaritano e saranno sempre più rare le occasioni di vedere i familiari.

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Mi sistemo nel bel bnb Corti Floria, prendiamo la macchina e andiamo a pranzo a casa di Giovanna, dove ci raggiungono anche Gianluca, il fratello gemello di Gianluigi, e Stefano, uno scrittore sardo che ha da poco pubblicato un libro dal titolo Sandahlia. Giovanna ci accoglie in una bellissima casa campidanese, insieme alla cagnolina Kalì, un cortile pieno di alberi da frutta, un loggiato con vecchi attrezzi è una casa dal gusto molto personale. Un luogo sicuramente per creativi. Il pranzo è buonissimo, carne di pecora arrosto e cordula.

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Nel pomeriggio andiamo in campagna non lontano dalla famosa pineta di Sinnai, sulla quale questa volta non salirò, per visitare una bellissima domus de janas, che è piena di acqua, dicono che questa sorgente c’è da sempre e veniva considerata sacra dagli antichi. Rientrati in paese visitiamo la chiesa di Santa Barbara. Riusciamo a convincere il prete a farci salire sul campanile, e dopo una salita per scalette strette e ripide arriviamo in cima, da dove ci godiamo la vista del paese e di tutto il Campidano meridionale fino ai monti dall’altra parte che ho da poco attraversato, tutta Cagliari e tutto il golfo degli Angeli.

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L’ultima tappa è il Museo Archeologico. Ricordo di esserci già stato, credevo per vedere uno spettacolo, ma poi l’amica Ornella che mi ha raggiunto mi ricorda che ci avevo suonato! Il museo contiene reperti archeologici nuragici, resti della vecchia chiesa di Santa Barbara, e di un mosaico di una villa romana, tutti provenienti dal vastissimo territorio che include le frazioni di Solanas, di San Gregorio, e tutto il masiccio dei Sette Fratelli. Al piano di sopra si trova la pinacoteca con quadri sia antichi che contemporanei, tra questi alcuni di autori sardi: Fois, Corriga, Atza, Sini.

La notte si conclude con una mia presentazione-concerto al bar S’Offelleria di Giovanna, organizzato dall’associazione Chess Art dei gemelli Gianluigi e Gianluca, insieme a Federica. Per questa occasione mi raggiunge il caro amico batterista Pierpaolo Frailis, col quale duettiamo su mie composizioni vecchie che lui conosce bene e nuove scritte in questo viaggio.

 

FRAMMENTI SONORI

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BREVI NOVELLE SARDE

Al nuovo parco dei cani, inaugurato questa mattina, mi presentano un personaggio dalla lunga barba bianca, vestito in abito sardo di velluto nero. Si presenta come Cosimo Lai, “pastore, ciclista, poeta e ora anche attore”. Pian piano che Cosimo mi racconta le sue vicende, capisco di essere davanti ad un personaggio straordinario. Guarda la mia bici carica di bagagli e mi dice “è così che si diventa veloci in bicicletta”. E mi racconta di quando si faceva tutti i giorni quaranta chilometri con la bicicletta carica per andare a lavoro. Faceva il pastore. Un giorno un signore vedendolo sfrecciare gli disse “comprati una bicicletta seria e vai a fare gare!”, e così Cosimo fece, diventando nel 1961 campione regionale di ciclismo su strada. Staccò tutti di venti minuti, lui che da Sinnai era andato a Ozieri, luogo della partenza della gara, in bici!

Cosimo è anche poeta improvvisatore. La sera a S’Offelleria lo rincontro dopo il mio concertino, e mi ferma per cantarmi dei brevi versi improvvisati per il mio passaggio a Sinnai. Poi mi racconta che da poco è anche diventato attore. Sta infatti interpretando se stesso nel nuovo film del regista Mereu. Guardo la sua lunga barba bianca e penso che anch’io un giorno potrò raccontare le mie avventure a chi avrà voglia di ascoltarle.