95/377: Assemini
ISPIRAZIONE
Il viaggio di oggi si svolge esclusivamente su una lunga pista ciclabile che unisce Decimomannu ad Assemini, affiancata da un percorso pedonale sul quale c’è molto traffico di gente e runners. Mi sto avvicinando sempre di più a Cagliari, e inizio a sentire l’influenza della grande città, sotto forma di traffico nelle strade, di architettura e di presenza umana.
Arrivo in Comune chiedendo indicazioni e qui mi attendono Flora e Michela, che mi ospiteranno per la giornata, insieme al Sindaco Sabrina e all’assessore Rachele. Facciamo una breve visita all’edificio comunale che contiene sia all’esterno che all’interno lavori in ceramica fatti da bambini. Assemini è infatti paese della ceramica e oggi ne assaporerò l’essenza.
La prima tappa è infatti al laboratorio di Walter Usai e del babbo Elvio. La vetrina contiene dei pezzi molto belli, colorati, dallo stile contemporaneo, ma la parte più interessante è l’interno della bottega dove Elvio sta modellando l’argilla al tornio. Mi viene chiesto di provare, e con un po’ di fatica ed errori, riesco a modellare due strane forme, che verranno poi cotte e colorate per farmene dono.
La seconda tappa è da Francesco Farci, artista ceramista. Nella sua bottega ci mostra tutta una serie di opere bellissime e molto originali, visionarie, a volte surreali. Mi colpiscono le sue arche di Noè, barche di varie forme con gli animali in ceramica sopra. Insieme a Francesco andiamo poi al Centro Pilota dove c’è un’esposizione permanente di ceramiche sia di tutti i principali ceramisti di Assemini, sia di ceramisti nazionali. Anche qui mi colpisce la sala con le opere di Francesco, brocche fatte a personaggi femminili, arche di Noè, figure umane minimaliste. È qui che Francesco prende un’arca dall’esposizione e me la regala!
Prima di pranzo andiamo a visitare le due chiese al centro del paese, la Parrochiale di San Pietro e la bella chiesetta Bizantina di San Giovanni, il cui interno in pietra è stato lasciato originale, senza ornamenti, statue (eccetto quella di San Giovanni!), arredi o quadri. Questa zona è quello che rimane del centro storico di Assemini, qualche vecchia casa Campiadanese e delle vecchie palazzine eleganti che il Comune vorrebbe acquisire per ristrutturare e rendere fruibili.
Pranzo a casa di Flora, insieme alla figlia Elisa. Mi è stata preparata una buonissima zuppa di farro (Flora, alias Violetta, mi sengue da tantissimo, forse sta leggendo il mio blog e conosce bene le mie esigenze alimentari…) e poi delle panadine, tipiche di Assemini, ben rappresentate da un murale di Pils su un muro del paese. Dopo pranzo io e Flora andiamo a fare un giro verso la laguna di Santa Gilla. Attraversiamo il ponte che scavalca i due fiumi Flumini Mannu e Cixerri, che qui scorrono paralleli, e quasi perdendoci tra strade strette e mal asfaltate arriviamo fino all’inizio delle saline di Contivecchi. Da un lato la vista su Cagliari, vicinissima, ma che non raggiungerò fino a Dicembre, dall’altro una montagna bianca di sale e gli impianti di produzione delle saline.
La serata continua poi con un evento che si tiene in biblioteca, la presentazione del libro Janàsa di Claudia Zedda. Sono stato invitato anche io a presentare il mio progetto e dunque la mia storia si intreccia con quella di Claudia e dei personaggi del suo libro. L’incontro è ben condotto da Flora che con le sue domande tira fuori dall’autrice l’essenza del suo scrivere e del suo rapporto con la Sardegna.
Concludiamo la serata con una pizza in compagnia di Flora e Michela, rispettivi mariti e rispettive figlie. Gli adulti da una parte, le bambine dall’altra che confabulano e scrivono bigliettini. Rientro con Michela al suo bel bnb Martina (nome della figlia) dove mi addormento di sasso!
FRAMMENTI SONORI
BREVI NOVELLE SARDE
Elisa, 10 anni, mi fa vedere una chitarra che i vicini stavano buttando e che Flora ha salvato dalla distruzione. Le chiedo di suonare ma lei mi dice che non sa fare nulla, dunque gliela faccio prendere e pazientemente le insegno due accordi, il sol e il re, aggiustando le ditina nella giusta posizione. Poi Elisa mi dice che suona anche il flauto dolce e così mi suona un brano tratto dal Fantasma dell’opera di Andrew Lloyd Webber, con un bellissimo suono, sicuro ed espressivo, e utilizzando anche note alterate (diesis o bemolli), cosa non facilissima!
A pranzo Elisa mi dice che la sua musica preferita è quella dei musical di Andrew Lloyd Webber. Allora le racconto che il preside del Royal Birmingham Conservatoire, dove insegnavo, è Julian, fratello di Andrew. Elisa è visibilmente colpita! Dopo cena, quando andiamo via dalla pizzeria, Elisa mi consegna un foglietto con su scritto “Non aprire prima di essere in Inghilterra”. Quel momento è talmente lontano che tornato al bnb di Michela non resisto e apro il bigliettina. È la richiesta di consegna di un messaggio, scritto in perfetto inglese, per Andrew Lloyd Webber (tranquilla Elisa, terrò il segreto!) tramite il fratello Julian. Questa si che è una missione! Cercherò di fare il possibile per consegnare il messaggio Elisa…ma chissà se tornerò mai in Inghilterra!