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94/377: Decimomannu

ISPIRAZIONE

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Il viaggio di oggi è una piccola avventura. L’unica opzione per evitare di passare sulla trafficatissima  e pericolosissima statale 130 è quella di ritornare verso Uta e di attraversare il guado Bau Arena, che solo pochi giorni fa era chiuso per la troppa acqua tracimata dal Flumini Mannu. Oggi la giornata è fredda ma bella, l’inverno sardo che ricordo io, cielo blu e sole, non l’ombra di una nuvola in cielo. Mi vengono mandati più messaggi per dirmi che il guado è chiuso. Continuo nella speranza che si possa passare, e difatti, nonostante la sbarra chiusa, la strada è percorribile. Attraverso dunque quest’area alluvionale, poi il ponte sul fiume verso e proprio, e dopo qualche chilometro entro a Decimomannu.

Il paese mi sembra grande e sono obbligato a chiedere le direzioni per il Comune. All’arrivo sono lì ad aspettarmi tutta l’amministrazione comunale al gran completo, la Sindaca Anna Paola, il vice Sindaco Monica (anche tra donne c’è chi preferisce l’appellativo femminile e chi no!), gli assessori Mario e Matteo e le consigliere Silvia e Alberta. Mi fanno fare i giro del comune presentandomi a tutto il personale, troppi nomi da ricordare…due piani di uffici e decine di persone!

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Dopo avermi omaggiato di una bella tegola dipinta dal fratello del Sindaco di Desulo, andiamo a prendere un caffè, e Anna Paola mi racconta del bel progetto del Parco dei due fiumi che si realizzerà nell’area del Flumini Mannu e del Cixerri che in questi territori si avvicinano fino a poi scorrere paralleli, dove ci saranno itinerari ciclistici e percorribili a piedi, verranno organizzate attività sportive, in collaborazione con i comuni che condividono questa bella striscia di are naturalistica, Assemini ed Elmas, fino ad arrivare alla laguna di Santa Gilla e in territorio comunale di Cagliari.

È arrivato il momento di andare alle scuole medie. L’assessore Matteo mi mostra con orgoglio tutta l’area, che include diverse scuole, quasi a formare un campus di nuova concezione. Mi accolgono dirigente scolastico e insegnanti, e tra loro riconosco Gigi, col quale abbiamo condiviso anni di studio e diversi concerti con l’orchestra degli studenti del Conservatorio di Cagliari. Anche qui, come nelle altre scuole, i ragazzi sono affascinati dalla mia avventura, e a detta degli insegnanti, non sono mai così silenziosi, evidentemente c’è qualcosa che li affascina.

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Nel pomeriggio andiamo a visitare due bei siti contenenti due ponti romani. Il primo, un ponte con un buon tratto di strada selciata originale, che in origine aveva ben 13 arcate. Si riesce a vederne solo tre, tutta la zona è circondata dall’acqua, e poco distante si trova il grande argine del Flumini Mannu. Andando dall’altra parte del paese troviamo l’altro ponte romano, detto de su Diaulu o Aramigus, del diavolo. Qui acqua non ne passa più in quanto i corsi d’acqua vennero deviati durante le bonifiche d’inizio secolo scorso.

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La penultima tappa è una delle più importanti, la chiesa di Santa Greca, meta di pellegrinaggio annuale di centinaia di migliaia di fedeli che rendono grazie alla santa martire e ne richiedono intercessione per le grazie desiderate. All’interno della chiesa mi colpiscono subito migliaia di ex voto appesi alle pareti e alle colonne. L’altare contiene la statua lignea della santa, e in una cappella laterale si trova il luogo dove vennero ritrovate i resti, divenuti reliquie e conservate nella chiesa di Sant’Antonio, vicina al comune. Entrati in sagrestia rimango ancora più impressionato dalle migliaia di fotografie che adornano le pareti, tutti fedeli che in qualche modo hanno chiesto o ottenuto qualcosa dalla santa.

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L’ultima tappa è la visita al parco, proprio di fronte al piazzale di Santa Greca, un’oasi verde che attira anche la popolazione dei paesi vicini. Oggi riesco a rientrare all’agriturismo Ziu Memmu presto, a lavorare, a cenar presto e ad andare a letto comunque tardi!

 

FRAMMENTI SONORI

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BREVI NOVELLE SARDE

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Santi e santini. In questo viaggio sto accumulando conoscenze sui santi patroni dei vari paesi. In quasi tutti i luoghi chi mi guida rivolge sempre una particolare attenzione ai santi e alle chiese ad essi dedicate, raccontandomi della storia del santo, delle feste annuali, e a volte, come oggi con Santa Greca, delle opere miracolose e della devozione dei fedeli. Ho visto ormai centinaia di chiesette con relativi santi, ancora più statue lignee raffiguranti i santi patroni e altri santi, madonne e Gesù.

In parallelo ai santi, sono comparsi nel mio viaggio anche i santini elettorali. Proprio oggi, frugandomi le tasche me ne ritrovo diversi, accumulati nelle ultime settimane. Mi sono stati dati nelle più svariate circostanze, da persone candidate alle prossime elezioni regionali. La consegna più strana qualche settimana fa, porgo la mano per salutare chi mi aveva trovato alloggio e al posto di una stretta ricambiata mi viene messo in mano il santino!

Con la stessa devozione, i fedeli ai politici diffondono le immaginette dei loro ’santi’, sperando di attrarre nuovi fedeli, e che l’elezione del loro ‘santo’ possa compiere miracoli, proprio come quelli di Santa Greca. E come le immagini dei miracolati nella sagrestia della chiesa, anche molti muri dei paesi stanno iniziando ad essere tappezzati di volti umani.