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80/377: Giba

ISPIRAZIONE

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Nei prossimi giorni mi aspettano delle tappe veramente brevi. Ma visto che il tempo è in peggioramento va bene così. Quindi pedalo in rettilineo per 5 minuti e arrivo a Giba.

Mi dirigo in Comune dove mi aspetta il Sindaco Andrea, che mi racconta un po’ di storia e di fatti del paese. In primo luogo l’importanza storica delle due principali frazioni, Villarios, un paesino a qualche chilometro su una collina, che un tempo era il comune principale che comprendeva la frazione di Giba (ora i ruoli si sono invertiti!) e Porto Botte, sul Golfo di Palmas.

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Piscinas, Masainas e Sant’Anna Arresi un tempo erano frazioni di Giba, poi divenuti Comuni indipendenti. Inoltre anche Villarios come Tratalias venne spostata dopo la costruzione della diga di Mante Pranu, ma nulla rimane del vecchio abitato, completamente demolito negli anni sessanta.

Nel pomeriggio andiamo a vedere il territorio comunale. Andiamo a Porto Botte, una spiaggia lunghissima, dove i pescatori ormeggiano le barche per la pesca nel Golfo di Palmas, e con alle spalle una zona umida importante per la presenza di diverse specie faunistiche.

Un gruppo di polacchi recentemente trasferitosi a Villarios ha qui aperto un’attività di kitesurf (come a San Giovanni Suergiu) e scopro che le condizioni di vento e di profondità del mare qui sono ideali per questo tipo di sport.

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Attraversiamo i campi, qui tutti dedicati alla coltivazione di carciofi o di vitigni Carignano (vino di qualità prodotta dalla Cantina Giba), e arriviamo al punto dove un tempo sorgeva la vecchia Villarios, dove ora rimane solo un antico lavatoio, ben conservato. Poi entriamo nella moderna Villarios. La posizione è ottima, dalla zona alta, sul piazzale della nuova chiesa, si può ammirare il panorama fino alle isole di Sant’Antioco e San Pietro.

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Prima di rientrare in paese ci fermiamo ad ammirare una sorgente accanto alla quale si trova un ulivo secolare gigantesco e impressionante. Concludiamo il giro con una curiosità: un appassionato di animali ha messo su uno spazio aperto, chiamato Parco degli Angeli, che accoglie specie di animali esotiche. Dalla rete mi vengono incontro un lama e una zebra, ma in lontananza vedo anche un dromedario e degli struzzi. Che curioso vedere questi animali per la prima volta qui in Sardegna!

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Rientrato in paese faccio un giro per le stradine, passando dalla chiesa di San Pietro e facendo il giro per rientrare verso la Locanda Rosella. Inizia a piovere e non smette più. Dunque la mia serata finisce qui, ma con una cena strepitosa come il pranzo!

FRAMMENTI SONORI

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BREVI NOVELLE SARDE

Donna imprenditrice 1. Stefania possiede e gestisce la Locanda Rosella, locale storico sulla strada principale, dove sono ospite oggi, pasti e pernottamento. All’arrivo Stefania mi accoglie calorosamente e mi fa sentire subito a casa. Sistemo le mie cose in camera e sono pronto per il pranzo. Qualità eccezionale, antipasti di mare, spaghetti vongole e bottarga, polpo fritto, tutto freschissimo, a km zero, e in quantità, complimenti allo chef Manuel! Servito in maniera impeccabile da Francesco, figlio di Stefania…gestione familiare, da tempo.

Stefania mi racconta che i nonni avevano iniziato a cucinare e a vendere le pietanze. Quando poi hanno deciso di registrare l’attività come ristorante, il nonno scelse il nome Rosella, che non era nessuna di famiglia, lasciando un alone di mistero sull’origine di questa scelta. Da allora questo è un punto di riferimento per tutta la zona, aperto tutto l’anno, a differenza di molte attività simili aperte solo nella stagione turistica.

La cena è altrettanto fenomenale, con degli antipasti di verdure ripiene, e doppia porzione di ravioli, una ai carciofi, e una agli asparagi, entrambi rigorosamente con prodotti locali. Devo ammettere che dopo questi due pasti sono pieno e vado a letto soddisfatto!

La mattina dopo prima di ripartire Stefania prende una scala e mi fa lasciare il segno del mio passaggio, col pennarello nero, un omino in bici che erutta note musicali (lo stesso che disegno nei quaderni dei bambini delle scuole quando mi chiedono gli autografi). Tutti i muri della reception infatti sono pieni di scritte, saluti, messaggi, disegni del passaggio degli ospiti della locanda. Anche per me come per tanti altri è stato un piacere incontrare tanta professionalità e umanità!