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74/377: Perdaxius

ISPIRAZIONE

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Il vice Sindaco di Perdaxius Giacomo mi manda un messaggio la mattina presto ‘ma ti metti in viaggio con questo tempo??’. Stanotte si è alzato un vento spaventoso, piove ed è stato mandato un allerta meteo per i prossimi due giorni. Ma io devo viaggiare comunque. Sono abituato, dopo 11 anni di bicicletta quasi quotidiana in Inghilterra. Dunque parto da Carbonia imbacuccato con la mia attrezzatura impermeabile. Passo di nuovo da Serbariu, la parte vecchia di Carbonia, e poi inizio la lenta salita verso Perdaxius.

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Per fortuna ho il vento in spalla per la maggior parte del tempo, così forte che in alcuni punti di salita mi aiuta! Arrivo a Perdaxius. Mi perdo il cartello d’ingresso. Oggi è domenica e il paese è deserto, a maggior ragione con questo clima infausto. Arrivo in Comune e mi riparo sotto gli alberi della piazzetta circostante. Poco dopo arrivano l’assessore Anna con l’amica Francesca, e poi anche Giacomo. Prima tappa obbligatoria il bar, per un caffè. Ci avventuriamo fuori per vedere da dentro la nuova chiesa del paese, dove si sta tenendo la messa. Subito dopo andiamo a vedere la chiesetta di San Giacomo. Riusciamo a farci aprire la porta da un signore che abita a fianco e che ha le chiavi. Una chiesetta piccolissima, fatta di un mix di pietra vulcanica rosa, verde e marrone, con all’interno una bella statua di San Giacomo, Santu Jacu come si chiama in Sardegna.

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Per pranzo Giacomo (il vice Sindaco, non il santo!) mi porta a casa sua, a Narcao (uno strappo alla regola di passare tutta la giornata nello stesso comune, già fatta alcune volte!), insieme alla sua famiglia. Pasto a base di prodotti genuini e maialetto, buonissimo! Giacomo mi parla anche della sua attività di apicoltura, S’Abioi e mi vuol regalare un barattolo di miele. Devo rinunciare per il peso, ho già accettato un barattolo di miele a Domusnovas da Ilaria e Alessandro, e i miei bagagli sono già pesantissimi!

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Nel pomeriggio andiamo alla chiesetta campestre di San Leonardo, poco fuori il paese. Anche questa con una tipologia di pietre simile a quella di San Giacomo. Tutt’intorno tanti olivi secolari, anche alcuni di questi con i tronchi avvolti su loro stessi, come quelli di S’Ortu Mannu a Villamassargia. In questo bel luogo a maggio si svolge la festa in onore del santo. Poco distante visitiamo anche un sito nuragico, anche questo come ormai tanti altri, tutto da scavare. Una grossa struttura, vicino alla quale si trova anche un pozzo, sempre di età nuragica. Pietre ovunque, proprio come dice il nome del paese, la ‘pietraia’!

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Concludiamo la serata alla Casa del Sorriso, una bella realtà che si occupa di cavalli di tutti i tipi, inclusi cavallini e pony. I proprietari Roberto e Serena ci invitano dentro a bere un bicchiere di mirto fatto da loro che ci riscalda gli animi, e mi raccontano delle attività che svolgono qui, incluse quelle didattiche. Usciti fuori mi mostrano tutti i cavalli e i pony. Mi colpisce un recinto, con un pony e una pecorella. Chiedo a Roberto come mai questo mix, e lui mi spiega che l’agnello, chiamato Sorriso, fu trovato abbandonato, messo nel recinto con il pony Dolcina, che se ne presa totale cura, e da allora sono inseparabili.

 

FRAMMENTI SONORI

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BREVI NOVELLE SARDE

C’è un altro cammino spirituale in Sardegna, di cui non ero a conoscenza. E questo in verità strettamente connesso al più famoso cammino di Santiago. Si tratta del cammino di Santu Jacu, San Giacomo che è stato inserito tra i circuiti religiosi europei che si congiungono con quello di Santiago (appunto San Giacomo). Perdaxius non è il primo paese che tocco devoto a questo santo. Lo è anche di Nughedu Santa Vittoria. E ricordo che lo è anche nel mio paese di residenza Soleminis. Dunque scopro che oltre a questi tre, Mandas, Cagliari, Goni, Ittireddu, Noragugume e Orosei fanno parte del circuito. Esistono vari itinerari che raggiungono questi luoghi partendo dai paesi intorno, una sorta di pellegrinaggio verso il santo, ed esiste un percorso totale che li unisce tutti, e che si estende in varie diramazioni, toccando anche le isole di San Pietro a Sant’Antioco, e arrivando fino a Porto Torres e a Olbia, imbarchi per proseguire il cammino verso gli altri itinerari italiani ed europei. Chi è che oggi avrebbe tempo di mettersi in viaggio per una tale impresa? Roba d’altri tempi.