41/377: Zeddiani
ISPIRAZIONE
Dopo aver girovagato un po’ per Capo Mannu, godendomi la bellezza del mare che si infrange sulla costa di San Vero Milis, mi metto in viaggio verso Zeddiani. Oggi una ventina di chilometri, il vento ha girato quindi sono ancora contro vento. La strada è tutta dritta e abbastanza noiosa.
Arrivato a Zeddiani mi fermo di fronte al Comune e vengo fermato subito da una signora ‘lei è quello che deve venire al centro anziani stasera!’. Si sono io. Entro in Comune e incontro il Sindaco Claudio, che insieme a Gianni mi accompagnano in giro per il paese.
Siamo fortunati, oggi è l’unico giorno della settimana in cui il mulino è aperto, proprio di fronte al comune. All’interno di un locale una macina frantuma il grano, lo spara in un setaccio dove vengono separate tutte le parti ed escono farine di diverso tipo. Le signore si portano i sacchi e se li fanno riempire, c’è la fila!
Le case antiche anche qui sono in ladiri, anche se si vede qualche traccia di basalto. Una buona parte però sono costruzioni moderne.
Le strade sono ben curate e sono presenti parecchi murales, alcuni molto belli. Passiamo di fronte alla chiesa di San Pietro e al Monte Granatico, una struttura molto bella e curata, all’interno della quale sono presenti i quadri della compaesana Tzia Veronica, morta da poco.
Facciamo un giro nella campagne circostanti, principalmente risaie. Ci avviciniamo al Riu Mare Foghe, che qui si slarga così tanto che alcune società di canottaggio l’avevano preso come loro tratto di allenamento.
Mi affaccio sul pontile e contemplo i canneti di fronte. Il fiume continua verso lo stagno di Cabras, passando per Baratili San Pietro dove sarò domani. Passiamo accanto a una zona artigianale e poi rientriamo in paese.
Nel pomeriggio visitiamo un laboratorio di produzione di presepi artigianali di polistirolo, molto belli e curati nei dettagli più minimi, da un gruppo di signore volenterose e bravissime. Ogni anno viene premiato il presepe più bello.
Subito dopo visitiamo il centro anziani, dove racconto il mio progetto a un gruppo di loro, principalmente donne, che mi offrono torta e bibita.
Infine riesco anche a suonare con Giansilvio, fisarmonicista, col quale improvvisiamo su dei balli campidanesi, ma anche su musica moderna, davanti a della buona vernaccia.
Concludiamo la giornata con una pizzata nell’aula consiliare del Comune, con Sindaco, altri amministratori e membri della Pro Loco. Tovaglie sui tavoli, birra, vino, chiacchiere e quadri di Tzia Veronica alle spalle.
FRAMMENTI SONORI
Improvvisazione ispirata dalla vivacità di una danza campidanese.
BREVI NOVELLE SARDE
Sono al centro anziani già da un po’. Tutti mi preannunciano l’imminente arrivo della ‘signora delle barzellette’.
Ho appena finito di suonare No Potho Reposare che irrompe nella sala, Anna Teresa, 82 anni, e riconosco la signora che mi ha fermato stamattina davanti al Comune. Dunque non posso trattenermi dal chiederle qualche barzelletta. E Anna Teresa non se lo fa ripetere due volte. Attacca.
Una coppia di anziani è in viaggio nella Terra Santa. Il marito ha un malore e muore. La donna cerca di organizzare il trasporto della salma in Italia ma qualcuno le dice “perché non lo fai seppellire qui?” e lei “sei matto, mi hanno detto che uno che è stato seppellito qui è risorto!”. Questo il tenore delle barzellette.
Ma Anna Teresa ne conosce anche di ‘sporche’… E dunque attacca anche con quelle…BIIIP. Non paga, attacca poi con delle filastrocche in sardo, e poi con racconti su persone, preti e chi più ne ha più ne metta. Riesco ad andar via con la scusa dell’appuntamento con Giansilvio per suonare.
A casa di Giansilvio tra un ballo sardo e una vernaccia è già passata una mezz’oretta, quando suonano alla porta. Giansilvio va a rispondere e sento due voci, una maschile e una femminile che mi sembra di conoscere. Poco dopo entrano nella stanza Anna Teresa con un uomo che non conosco. Anna Teresa continua lo show interrotto al centro anziani, barzellette e storie.
Fino a quando il signore timidamente si presenta: è un mio parente, Gianfranco, che non ho mai conosciuto, venuto da Oristano perché ha letto che oggi sarei stato qui a Zeddiani. Dopo un giro in paese chiedendo se qualcuno mi avesse visto, incappa nel centro anziani, dove Anna Teresa sa tutto dei miei spostamenti e si prende la briga di accompagnarlo da noi.
La serata musicale ha ormai preso un’altra piega, ma va bene così, questo viaggio è fatto di storie, di molte parole, di incontri, di ri-incontri, e io mi lascio trascinare dalla corrente degli eventi senza opporre resistenza.