Serrenti

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ISPIRAZIONE

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Le colline intorno a Serrenti

Serrenti, Città dell’Olio e della Terra Cruda, mi attende in pompa magna in Municipio! Insieme alle assessore Maura e Federica che mi danno il benvenuto ci sono la cara amica Cristina, serrentese trapiantata ormai nel cagliaritano, e Marco e Anna che mi danno ospitalità. La giornata si prospetta lunga e piena di impegni!

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Chiesa di San Giacomo

Ho l’onore di venire scarrozzato da Marco su una Fiat 500 Autobianchi Giardiniera del 1969, una vera rarità! Facciamo un piccolo tour delle chiese, prima la collinetta dove si trova la Trecentesca chiesa di San Giacomo; poi il santuario romanico di  Santa Vitalia, particolare perché la chiesa venne ruotata all’inizio del secolo scorso per cui la bella facciata originaria oggi si trova su un lato…devo ammettere che la facciata odierna non ha paragoni con l’originale! Infine la chiesa parrocchiale dedicata alla Santissima Beata Vergine Immacolata, con una facciata che sembra un tempio e uno sfarzoso interno.

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Fedele alla parrocchiale della Santissima Beata Vergine Immacolata

Molte sono le case costruite in terra cruda, ma è dominante anche la trachite proveniente dai rilievi vulcanici che circondano il paese, di cui sono costituiti anche i bellissimi portali che circondano gli ingressi delle case campidanesi.

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Antichi portali

A Monti Crastu ci sta aspettando Angelo per il pranzo. Questo fianco di collina è diventato un vero e proprio parco tematico, ricco di sculture, un pinneto, una cascata a vasi comunicanti, perfino la ricostruzione di un pozzo sacro! Tutta opera delle mani di Angelo!

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Vista da Monti Crastu

Percorrendo un sentiero sulla collina arriviamo ad un menhir e ad un salottino all’aperto in pietra dal quale si può ammirare tutto il territorio circostante. Qui Angelo coltiva anche una incredibile varietà di erbe officinali, pepe rosa, incenso, salvia e tante altre.

“È un luogo energetico” mi assicura Angelo. Da qui si vede la collina di Monti Mannu dove si trova un protonuraghe nel quale vennero ritrovato importanti reperti della cultura di Bonnanaro.

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Serrenti al tramonto

In serata Marco e Anna hanno organizzato un’esibizione a casa loro, un’abitazione storica nel centro del paese. L’andito funge da sala concerto e ad un’estremità ci esibiamo noi, Marco alla chitarra e Anna alla voce. Il luogo si riempie di persone e amici curiosi di ascoltare la mia storia e la nostra musica in un luogo suggestivo, quasi cinematografico.

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Pronti per la performance!

 

FRAMMENTI SONORI

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BREVI NOVELLE SARDE

A Serrenti sorse una delle prime sale cinematografiche di tutta la Sardegna, nel 1920. L’eredità è talmente grande che un abitante, un ex-ingegnere ha adibito una stanza di casa sua a Museo del Cinema, dove ha raccolto macchine antiche, vecchi arredi e materiale che racconta la storia del cinema d’altri tempi. A Sa Domu in Ladiri, la casa di mattoni di fango chiamata anche “la vetrina” che ho visto nella mia visita mattutina, si continuano a fare proiezioni e qui ha base un circolo di giovani appassionati di cinema.

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Il vecchio cinema sulla Via Nazionale

Ma Marco ha un sogno: recuperare il vecchio cinema di famiglia, sorto sulla via principale nel 1964, e ridargli vita con eventi e spettacoli, che includano anche proiezioni cinematografiche, ma soprattutto con laboratori artistici. Mi ci porta, in mezzo alle seggiole e ad un antico proiettore, mentre mi parla del legame tra Serrenti e il cinema e dei lavori che con Anna stanno portando avanti, con attori di teatro, per riuscire un giorno a rianimare questo luogo.