342/377: San Basilio
ISPIRAZIONE
Il percorso di oggi è affascinante nonostante il grigiore della giornata. Pedalo parallelamente alle montagne dove si alternano tratti rocciosi a punti densi di vegetazione, osservando alla mia sinistra la vallata del Lago Mulargia e del Flumendosa.
Una veloce discesa mi conduce al paese, Santu Asili ‘e Monti come indica il cartello, San Basilio, dei monti per la posizione a ridosso di un’alta collina/montagna. Qui non ho ancora contatti e decido di prenotare un b&b per trascorrere la giornata solo e in tranquillità.
Ma un amico a cui chiesi un contatto m’invita ad andare in comune e cercare il Sindaco comunque. Quando arrivo in Municipio riesco a trovare il Sindaco Albino, che non sapeva nulla del mio arrivo, ma che in fretta e furia cerca qualcuno per accompagnarmi a vedere qualcosa in paese.
Vengo affidato all’operaio comunale Giuseppe. Saliti in macchina la prima tappa è sulla cima della collina di Pitz’e Pranu, dove sorge la moderna chiesetta di Santa Barbara nel mezzo di una vasta pineta. Arriviamo agli stabili di un ristorante, dalle cui terrazze la vista spazia fino al Campidano, in questa giornata grigissima.
Rientrando verso il paese ci inoltriamo in mezzo alla vegetazione per vedere il pozzo sacro Bau Crabas. Al fondo delle scale si trova l’acqua illuminata da un po’ di luce che entra dalla volta crollata.
Infine arriviamo di nuovo nel centro di San Basilio, dove si trova la chiesa parrocchiale di San Pietro, della fine del Cinquecento, con una facciata sobria rifatta nei secoli e il cui ingresso è preceduto da una bianca scalinata che ricalca i colori della pietra usata per costruire la chiesa.
Ma il luogo più affascinante è quello che dà il nome al paese, l’antica chiesetta di San Basilio Martire. Sotto l’attuale chiesa si trovano i resti del monastero greco bizantino dei Monaci Basiliani che, a sua volta, sorge su degli antichi edifici termali romani. I ruderi delle terme sono sparsi un po’ dappertutto e rendono questo luogo interessante per il livello di stratificazioni storiche che si possono qui osservare.
Purtroppo oggi non riesco a visitare uno dei luoghi iconici di questo comune, il Sardinia Radio Telescope, un radiotelescopio all’avanguardia situato in località Pranu ‘e sànguni, che riuscii però a vedere nell’ormai lontana giornata a Silius, comune limitrofo.
L’ultima tappa della giornata è…a Senorbì, dove sarò tra qualche giorno. Purtroppo qui in paese non c’è nulla per poter comprare del cibo per il pranzo e la cena, e Giuseppe è gentile e mi accompagna nel paese più vicino per fare provviste.
FRAMMENTI SONORI
Be-beep, be-beep yeah!
BREVI NOVELLE SARDE
Il sindaco Albino è furioso e non capisce perché gli altri sindaci della zona non lo abbiano avvisato del mio progetto e del mio passaggio. Quando gli ho detto che avevo inviato un’email al comune tempo addietro per annunciare il mio passaggio, si scalda ancora di più “cosa??? ma quando mai email!! Tu dovevi chiamarmi!!”
È stato un lento processo durato quanto questo viaggio, il realizzare l’inutilità del mio modus operandi. Tra l’altro un lavoro che, vi assicuro, mi ha preso un sacco di tempo. Inviare email a tutti i comuni circa un mese prima del mio arrivo ha voluto dire che, più o meno, tutti i giorni dovevo personalizzare la lettera, trovare gli indirizzi email del comune (spesso tre o quattro, assessori, protocollo, sindaco, PEC, etc.) e infine spedire il tutto con gli allegati giusti.
Dunque la reazione di alcuni (anzi di svariati!) amministratori mi ha fatto quasi sentire in colpa per aver utilizzato una modalità di comunicazione che in Sardegna semplicemente non funziona…l’email.
I beep beep che hanno costituito la base del frammento sonoro di oggi sono quelli di una cintura di sicurezza non attaccata. Altro tormentone di questo viaggio. In contrapposizione al mio modo di viaggiare ecosostenibile in bicicletta, c’è l’uso delle macchine dei miei accompagnatori per raggiungere i luoghi da visitare. E per fortuna, altrimenti avrei certamente perso il 60-80% di quello che ho visto in questo viaggio in Sardegna.
Spesso questi tragitti sono accompagnati dal beep beep della cintura non allacciata. Sempre quella del guidatore, perché io invece la allacciavo sempre nonostante mi venisse costantemente detto “ma lascia stare, non c’è bisogno!”
Dunque ho ascoltato tantissime spiegazioni sui luoghi, storie, leggende, aneddoti, al suon del beep beep. Una volta addirittura un fan sfegatato dei Beatles, quando ha scoperto che anche io lo ero, ha messo in radio solo canzoni dei fab four, una buona mezz’ora al suono di be-beep be-beep…tuttavia non quello dei vocalizzi di Drive My Car, ma delle maledette cinture non allacciate!