Siurgus Donigala

341/377: Siurgus Donigala

ISPIRAZIONE

Siurgus Donigala
Vista sui monti del Gerrei

“Tranquillo, è tutto in pianura!”. E invece da Orroli a Siurgus Donigala c’è un po’ di discesa fino al fondo di una valle fluviale e poi tutto in salita! Sto passando dal Sarcidano alla Trexenta. Alcuni non capiscono il mio percorso. Mi chiedono perché sto andando in quel paese e non nell’altro. Ma tutto è stato studiato a tavolino.

Sto procedendo pian piano verso sud per avvicinarmi a Cagliari, perché a breve avrò l’ultima interruzione del viaggio per partire in Inghilterra per un concerto. Poi risalirò verso nord, anche se la mia meta finale è proprio Cagliari. Ma alla fine il filo rosso del mio itinerario mostrerà una linea più interessante!

Siurgus Donigala
Scorcio di Siurgus

Arrivo a Siurgus Donigala e mi sistemo al b&b Lago Mulargia dove mi stanno aspettando i proprietari Marco e Irene, felici di ospitarmi e supportare il progetto. Mi reco subito alle scuole elementari dove mi aspetta il Sindaco Antonello. Ormai la mia scaletta è consolidata, e i bambini sono sempre incuriositi da questo avventuriero moderno.

Antonello mi racconta l’origine di questo comune dal doppio nome, formato dall’agglomerato di Siurgus nella parte alta e quello di Donigala nella parte bassa, inizialmente due centri diversi poi accorpati nel 1927. Dopo un pranzo colossale e delizioso offerto dal sindaco, facciamo un giro per vedere alcuni punti interessanti del paese.

Siurgus Donigala
Su Nuraxi

Prima tappa è Su Nuraxi, ennesimo nuraghe urbano (non ricordo più in quale paese mi dissero “qui abbiamo l’unico nuraghe all’interno di un centro abitato) circondato da un piccolo giardino. Ci rechiamo poi alla chiesa di San Teodoro. Siamo a Siurgus e questa era in origine la sua parrocchiale, dalla sobria facciata in stile gotico aragonese. La chiesa è costruita però su un precedente impianto bizantino e per questo è orientata a est.

Siurgus Donigala
Il Lago Mulargia

Rientro al b&b dove il proprietario Marco mi sta aspettando per farmi fare un giro fuori paese. Ci rechiamo a ciò che ha dato il nome al b&b di Marco, al Lago Mulargia. La giornata è grigia, la sera procede verso le sue ultime ore e, una volta arrivati sulle sponde, a due passi dall’acqua, l’atmosfera è quasi spettrale.

Un tempo sulle sponde del lago si trovava attraccato un battello in stile “Mississipi” che portava i turisti in giro per il lago, alla scoperta delle sue sponde rocciose e lussureggianti di vegetazione. Purtroppo il battello non è più in attività da qualche tempo. Le ragioni…solite diatribe tra imprenditori e amministratori, credo.

Il Lago Mulargia è creato dallo sbarramento del Rio Mulargia con la diga di Monte Su Rei. Nonostante il lago sia veramente vicino al Flumendosa e al Lago Basso Flumendosa, i due bacini sono separati dalle alture di Orroli. E in qualche modo penso anche alla piccolissima frazione di Bortigali, Mulargia appunto, ben lontana da qui.

Siurgus Donigala
Dettaglio all’ingresso della chiesa di Santa Maria di Montserrat

Guidiamo lungo la costa longa e ammiriamo il panorama incredibile su questo territorio selvaggio, a metà tra montagna e collina. Rientrati in paese Marco mi accompagna alla seconda parrocchiale, la chiesa di Santa Maria di Montserrat, in origine parrocchiale di Donigala. Anche questa è una chiesa in stile gotico, probabilmente edificata su un preesistente edificio bizantino. La chiesa, su una collinetta, domina tutto lo spazio circostante e si affaccia su una vallata. Qui ogni settembre si svolge un evento che attira pellegrini da tutta l’isola, la processione “de is cerus” in onore della Madonna. Antichi ceri votivi, di cui uno alto due metri e mezzo, vengono portati in spalla dai giovani del paese, accompagnati da suonatori di launeddas.

Siurgus Donigala
La Casa del Pane

Rientriamo al b&b passando accanto alla Casa del Pane, una vecchia casa ristrutturata in centro storico con una bella corte, e costeggiando poi la chiesa sconsacrata di San Francesco, che venne adibita prima a Monte Granatico, poi a cassa del Credito Agrario e ora Banco di Sardegna.

 

FRAMMENTI SONORI

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BREVI NOVELLE SARDE

In serata il sindaco Antonello mi porta poi alle scuole medie, dove i bambini hanno le ore di rientro di musica. E così incontro due vecchie conoscenze dai tempi del Conservatorio, il pianista Michele Brandinu e il batterista Sergio Mattana che insegnano qui. Assisto a dei momenti di lezione con dei bambini un po’ intimoriti dalla presenza di quest’uomo barbutissimo che li ascolta, poi riesco a scambiare quattro chiacchiere con tutti.

Mi viene ricordato che ci sono due talentuosi musicisti originari di Siurgus Donigala che conosco dai tempi del Conservatorio, il compositore Christian Cassinelli e la sorella Roberta, clarinettista. Entrambi sono figli di Felice Cassinelli, a sua volta compositore e clarinettista, originario di Mandas ma sposato a Siurgus Donigala.

Oltre a essere docente di Educazione Musicale, Felice scrive musica strumentale e vocale. Tra i suoi lavori spicca una messa in lingua sarda intitolata Nostra Sennora de Montserrat. È direttore di diversi cori tra cui quello locale “La Corale”, coro unicamente femminile.

Dal 1998 l’associazione La Corale organizza il Concorso Nazionale di Musica “Gavino Gabriel” riservato ai ragazzi delle Scuole Primarie, Scuole Secondarie di Primo Grado Tradizionale e a Indirizzo Musicale, Scuole Civiche e Progetti Scolastici riconosciuti.


Facendo un po’ di ricerca online sul cognome Cassinelli (la genealogia continua a ossessionarmi!) mi imbatto in Aristo Cassinelli, oboista Emiliano nato nel 1871, uno dei maggiori oboisti del tempo e un virtuoso di altissimo livello.

Nel 1890 fu al Teatro del Liceo di Barcellona, poi al Teatro Reale di Bucarest, suonò nell’orchestra di Toscanini, fu I’oboe nei concerti al Cristal Palace di Londra, a Nizza, al Teatro alla Scala, in 4 stagioni di concerti a Stoccolma, ad Aix Les Bains. Dal 1905 tornò a insegnare a Parma dove rimase fino al suo decesso. I suoi Sei studi per oboe sono ancora largamente utilizzati.

Chissà se c’è un legame tra lui e i Cassinelli di Siurgus Donigala. Dovrò fare ulteriori ricerche!