Baradili

320/377: Baradili

ISPIRAZIONE

Baradili
Street Art nel centro storico

In men che non si dica da Ussaramanna arrivo a Baradili, nel bel mezzo dei campi della Marmilla, famoso per essere il paese più piccolo della Sardegna. Bisogna specificare sempre che è il più piccolo in termini di abitanti, settantasette, perché il più piccolo per estensione territoriale è Modolo.

Entrato nel piccolo borgo, mi accolgono in Municipio le due assessore Marianna e Arianna che mi accompagnano al mio alloggio, delle antiche casette ristrutturate dal Comune e adibite ad alloggi per visitatori, artisti etc.

Nonostante Baradili abbia subito pesantemente gli effetti dello spopolamento, passeggiando tra le sue vie si ha la sensazione di essere in un luogo vivo e vegeto, ben curato e ricco di energie.

Baradili
Centro storico

Molte delle antiche case, costruite con le tipiche pietre marnose chiare, possiedono delle bellissime corti e alcune sono abbellite da pergolati esterni. In un incrocio tra delle strette stradine Arianna mi mostra con orgoglio una sua creazione, una serie di addobbi floreali sulle mura delle case, una sorta di installazione artistica che include anche un uomo in bicicletta!

Costeggiamo il parco giochi intorno al quale si trovano una pizzeria, un chiosco bar, la piscina e altri impianti sportivi, e torniamo al Municipio, attorno al quale si trova un’area attrezzata per i camper, alimentata da un impianto fotovoltaico.

Quando chiedo se a Baradili ci siano testimonianze archeologiche Marianna e Arianna mi rispondono che lo stesso paese probabilmente sorge su un sito nuragico di cui non rimane traccia, e che gli unici resti sono quelli del Nuraxi Candebi di cui rimane poco, e quelli di terme romane in località Cibixia.

Baradili
Chiesa parrocchiale di Santa Margherita

Arriviamo all’ampia piazza abbellita dalle sculture di Pinuccio Sciola dove si affaccia la Chiesa parrocchiale di Santa Margherita. Al suo interno mi viene raccontata la storia della statuetta della santa. Pare che alcuni contadini la ritrovarono in un campo dove lavoravano e la portarono dal parroco che in quel momento era seduto a tavola con un piatto di ravioli. Per la felicità il parroco invitò a pranzo i contadini, e altri abitanti furono richiamati dall’euforia. Il piatto di ravioli, moltiplicatosi, bastò a sfamare tutti!

Per questo la santa è chiamata Santa Margherita agattada (trovata) o “de is cruguxionis” ovvero dei ravioli. Ma la santa è anche legata al culto delle acque, essendo la santa delle partorienti e dei bambini con difficolta’ di parola. Si dice che l’acqua proveniente dalla fonte a Nuraxi Candebi, associata a Santa Margherita, abbia proprietà terapeutiche. Si racconta di un miracolo grazie al quale un bambino ritrovò la parola dopo aver bevuto l’acqua dalla campanella d’argento legata alla statua della santa.

Nel 1995, per onorare la storia della santa, nacque la sagra dei ravioli. Oggi la sagra non si tiene più ed è stata sostituita da un altro evento, I Fili del Gusto, che coinvolge anche i paesi limitrofi. La produzione di ravioli avviene sempre nelle case e anche al pastificio Santa Margherita, che produce anche seadas e diversi tipi di pasta.

Baradili
(ri)incontri del viaggio. Da sinistra: Giorgio, Giuseppe, Federico e il sottoscritto

In serata mi reco al Monte Granatico dove è allestita la mostra Pinocchio & Friends. Qui vengo raggiunto dall’autore della mostra Federico Coni, il Baloccaio/Maestrodascia già conosciuto ad Ales, da Beppe Manias, responsabile della Biblioteca Gramsciana conosciuto a Villa Verde, e da Giorgio Spiga, ideatore di MyLand che rincontro per la terza volta (dopo che mi ospitò nella sua Marrubiu e che mi accompagnò nella tratta UssassaiVillagrande Strisaili).

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Mostra Pinocchio&Friends con opere del Maestrodascia Federico Coni

La mostra mi viene illustrata da Federico e commentata da Beppe, che mette in luce l’originalità con cui il Maestrodascia ha realizzato 53 personaggi della fiaba di Collodi. Si va dal burattino in varie situazioni, incluso nella bocca del pescecane, ai personaggi, Geppetto, il Mangiafuoco (che sembra incarnare tutti noi barbuti eccetto Giorgio), i Carabinieri, e tanti altri.

In una stanza al piano di sopra è stata allestita la Bottega delle Idee, dove Federico tiene dei laboratori per i più giovani su come lavorare il legno. In mezzo a quest’ambientazione collodiana improvviso una performance ispirata dalla celebre melodia di Fiorenzo Carpi nel film di Luigi Comencini.

 

FRAMMENTI SONORI

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BREVI NOVELLE SARDE

Baradili
Ingresso di Sa Scolla

Il frammento di oggi, ispirato dalle musiche di Pinocchio, ha come tema i numeri 3 e 77. Il tempo della musica è in 3 contiene 77 note. A Baradili infatti ci sono 3 pizzerie per 77 abitanti. La più alta concentrazione di pizzerie per abitanti forse al mondo!

Una di queste è la celebre Sa Scolla, che richiama appassionati della buona pizza da tutta la Sardegna. Creata dallo chef Roberto Petza, Sa Scolla (la scuola) si trova nella centrale piazza Santa Margherita, nella storica Casa Puddu. Qui è sorta anche l’Accademia Casa Puddu, che organizza corsi con grandi nomi della cucina sarda, nazionale e internazionale ma anche con docenti ed esperti di scienze gastronomiche, tecnici della nutrizione e dell’igiene degli alimenti.

Ma c’è anche da dire che quest’anno il numero tre compare nelle statistiche demografiche di Baradili. Mi viene infatti detto che tre nuove coppie hanno preso residenza qui nel 2019. Un barlume di speranza per i paesi che soffrono del problema dello spopolamento. Che sia la pizza la motivazione? Oppure i servizi, la qualità della vita e la pace che si gode nel paese più piccolo della Sardegna?