257/377: Bottidda
ISPIRAZIONE
Sono da tre giorni di base a Bottidda, e da qui mi son spostato di pochi chilometri per visitare Esporlatu e Burgos. L’unica pedalata di oggi è per esplorare questo paesino del Goceano ai piedi del Monte Rasu, 900 metri, sul quale si trova dei primi conventi francescani in Sardegna e dove non salirò per via del caldo.
Pedalo a ridosso della collina Sa Corona e delle vecchie case che costituiscono il centro storico. Arrivo alla chiesa parrocchiale della Madonna del Rosario, in stile neoclassico, e non lontano da qui mi guarda la faccia di Che Guevara rappresentato in un murale.
Proseguo incontrando altri personaggi dipinti sui muri. Gramsci che ci ricorda “organizzatevi perché avremo bisogno di tutta la vostra forza”. Poi un suonatore di organetto, tanto simile al launeddista nel murale di Tinnura (e difatti scopro essere entrambi di Fernando Mussone).
Mi dirigo dall’altro lato del paese, fino alla bellissima chiesetta di Santa Maria degli Angeli. La facciata è tutta in trachite rosa, la porta con cornici ornate, e un arco con un piccolo campanile aggiunti, in granito, alla destra. Da qui la vista si estende nella piana sottostante, territori che mi aspettano prossimamente.
Rientrando verso il b&B mi fermo al parco Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, una bella area verde, con un campetto sportivo al lato e giochi per bambini. Mi siedo in una panchina e contemplo il castello di Burgos che appare tra le case in fondo alla via principale. Lasciata questa triade di paesi minuscoli all’ombra del castello, domani a Bono avrò la sensazione di arrivare in una metropoli.
FRAMMENTI SONORI
BREVI NOVELLE SARDE
Il caldo e le giornate intense iniziano a farsi sentire. Sono mentalmente stanco e la caviglia duole ancora dopo la caduta a Sindia. Sono quasi contento di non avere avuto riscontro in questi tre paesi, e col fatto che fossero così vicini tra di loro ho potuto passare tre giornate tranquille e senza grandi camminate, solo lente pedalate che non mi affaticano il piede.
Il peso del viaggio inizia a farsi sentire. Mi trovo nel bel b&b Domos Antiga di Monica dove riesco a riposarmi e a lavorare al blog e ai frammenti musicali con tranquillità. Ho il tempo di guardarmi allo specchio. La barba e i capelli sono ormai abbastanza lunghi da potermi fare un codino in entrambi. Non li taglio dalla partenza.
Seduto nel tavolino fuori dal mio alloggio, un’antica casetta bassa ben ristrutturata e che mantiene un’aria ‘antica’, mi godo la brezza della sera. Monica mi racconta di una viaggiatrice che è passata dal suo b&b qualche tempo fa. Una signora tedesca che viaggiava a piedi. Sto appuntando i viaggiatori che mi vengono segnalati, e di questa signora qualcuno mi ha già parlato.
La signora, originaria di Colonia, ha avuto l’idea di viaggiare da nord a sud dell’Europa seguendo uno dei meridiani (credo il nono). È partita dalla Norvegia, e dopo aver attraversato Danimarca, Germania, Svizzera, Italia e Corsica, è arrivata in Sardegna, ultima terra del suo viaggio che si è concluso a Pula. Non ho altre informazioni, ma mi piace che rimanga un’aura di mistero attorno a questa viaggiatrice.