24/377: Nughedu Santa Vittoria
ISPIRAZIONE
Ormai il tema di questo viaggio sono le discese e le salite. Anche oggi. Pochi chilometri di viaggio.
Una bella discesa fino a un ponte e poi i 500 metri più duri da quando ho iniziato il viaggio, con una pendenza micidiale, che non mi hanno fatto concentrare sulle belle domus de janas presenti all’ingresso di Nughedu Santa Vittoria.
Oggi è domenica. Entrando in paese faccio in tempo a vedere la gente uscire dalla messa e poi mi dirigo in Comune, dove incontro Donatella e il suo piccolo nipote Sebastiano, che mi aspettava trepidante da giorni.
Passerò la giornata con la loro famiglia.
Pranzo domenicale a base di funghi (appena raccolti) e maialetto. Dopo pranzo Nicola, fratello maggiore di Sebastiano, tira fuori l’organetto (ormai eletto a mio partner strumentale di questa parte del viaggio) e suoniamo qualcosa insieme.
Prima che faccia buio ci armiamo di torcia, e il piccolo Sebastiano ci illumina l’ingresso di alcune domus de janas che si trovano in mezzo alle case, in dei viottolini chiusi.
Sono molto suggestive e una di loro è particolarmente grande, con almeno quattro sale, in una delle quali si osserva una figura di toro scolpita nella roccia.
Facciamo in tempo a visitare la chiesetta di San Giacomo, con un bel campanile al lato su cui si può salire tramite una scaletta laterale, e una costruzione molto bella che è stata adibita a centro accoglienza artisti.
Concludiamo la giornata con una visita alle campagne circostanti, anche qui granitiche sul lato opposto al lago, con delle forme bellissime, e arriviamo fino alla riserva naturale di Alamoju, che è la stessa di quella di Assai già visitata da Neoneli e che arriva fin qui.
Visitiamo un piccolo museo naturalistico dove, oltre a fossili e minerali provenienti da tutta la Sardegna, si possono ammirare una quantità impressionante di animali imbalsamati, la maggior parte abitanti questi boschi.
FRAMMENTI SONORI
Melodia per la buonanotte a un bambino.
BREVI NOVELLE SARDE
Prima di rientrare a cena vengo portato in un garage dove i cacciatori si son dati appuntamento per festeggiare il bottino di oggi, due bei cinghiali.
Qui incontro il Sindaco Francesco, di cui mi hanno già parlato svariate persone.
Francesco ultimamente è stato sotto l’occhio dei media per un gesto eclatante e provocatorio: ha gettato benzina sull’acqua fuoriuscente dalle tubature del paese e le ha dato fuoco.
L’acqua qui non è potabile. Non solo. Ha un colore giallastro e spesso è fangosa.
Dopo vari tentativi falliti al fine di ottenere attenzione da parte degli enti competenti, Francesco ha deciso di attirare l’attenzione a modo suo. E c’è riuscito. Pare che le cose si stiano muovendo per arrivare a una soluzione.
Quando mi sono lamentato che nella zona non ci fosse copertura di segnale telefonico da parte del mio gestore, mi è stato detto che fino a qualche anno fa nessuna compagnia aveva segnale qui, e che tutti erano completamente isolati.
Anche in questo caso Francesco ha inscenato una protesta, accendendo dei falò nelle strade del paese e ha letteralmente mandato segnali di fumo per comunicare coi paesi limitrofi.
La notizia attirò anche l’attenzione della BBC inglese. Da allora solo una compagnia ha messo dei ripetitori in zona, risolvendo parzialmente il problema (non per me purtroppo, che sono indietro di qualche giorno con l’aggiornamento del mio blog!).