179/377: Trinità d’Agultu e Vignola
ISPIRAZIONE
Il tempo è decisamente migliorato. Oggi mi aspetta un viaggio lungo. E la prima parte è durissima. Decido infatti di ‘scavalcare’ la montagna passando dalla strada che sale verso il parco eolico alle spalle di Bortigiadas. Sono solo pochi chilometri, ma l’ultimo tratto lo devo fare a spinta per la troppa pendenza. Una volta arrivato in cima però il panorama è mozzafiato. Da un lato la vallata sotto Bortigiadas, dall’altro la piana che discende verso la costa che ancora non è visibile. Da qui è discesa fino a Bonaita, frazione di Aggius. Poi ripercorro il lungo rettilineo che taglia la Valle della Luna, tra i suoi massi granitici dalle forme più bizzarre, e piano piano risalgo una lunga salita fino a quando finalmente mi si apre la vista maestosa della costa, che ho abbandonato qualche tempo fa in località Vignola Mare (comune di Aglientu).
Arrivo al paese di Trinità d’Agultu, in cima ad un’altura che domina la costa a qualche chilometro di distanza, e mi fermo nella bella piazzetta centrale, dove mi raggiunge l’Assessore Comunale Laura, che mi porterà in giro per la giornata. Le prime tappe sono alle scuole medie ed elementari, dove racconto la mia storia ai bambini, che come sempre rimangono affascinati da questo viaggiatore-musicista. Lo rimangono anche gli insegnanti, che qui sono particolarmente vivaci, più dei bambini, sarà l’approssimarsi di fine anno!
Dopo un buon pranzo all’Hotel Da Paolino, gestito da Pietro, insieme a Laura e a Patrizia, consigliere comunale, ci dirigiamo in macchina verso la costa. Laura mi spiega che il comune ha circa 42 chilometri di costa. Vignola indica la zona costiera dove si trovano diverse località (da non confondere con il già citato Vignola Mare). La prima tappa è alla località Isola Rossa, un tempo colonia di pescatori ponzesi, oggi importante centro turistico. È così chiamata per la presenza dell’omonimo isolotto di roccia granitica rossa, ampiamente presente in tutto il territorio, talmente caratteristica che è stato istituito il brand Costa Rossa per denominare questo tratto di costa.
Passiamo accanto al porticciolo, costeggiando ristorantini che tra qualche mese saranno pieni di turisti, e arriviamo ad un bel punto panoramico. Poco lontano da qui si trova una bella torre aragonese, in un terreno privato dunque irraggiungibile. Ci fermiamo per un caffè al bar della Spiaggia Longa, già allestita per la stagione imminente.
Superata la bellissima spiaggia di Marinedda ci dirigiamo verso la Costa Paradiso. Pian piano che saliamo e ci inoltriamo in un territorio molto selvaggio, tra spuntoni granitici dalle forme incredibili, non credo ai miei occhi. Entrati nella zona residenziale mi colpisce molto il modo in cui le abitazioni sono inserite nel contesto naturale, quasi sempre con un basso impatto visivo. La strada conduce in basso verso la costa, dove il mare è cristallino.
Ci fermiamo per ammirare lo scenario, veramente impressionante, con le rocce rosse a strapiombo sul mare. Poi proseguiamo in macchina attraverso la zona residenziale, ci attraversano perfino dei cinghiali, e la strada diventa strettissima, inerpicandosi sempre più in alto, fino a raggiungere case che qualche centinaia di metri prima neppure si vedevano. La vista è sempre più incredibile, su tutto il Golfo dell’Asinara. Tra la vegetazione da qualche parte ci sono le famose ‘cupole’…cosa saranno mai?
FRAMMENTI SONORI
BREVI NOVELLE SARDE
Gli anni ’60 videro la scoperta e il boom del turismo in queste zone della Sardegna. Qui iniziano e venir girati film come il Desterto Rosso del regista Michelangelo Antonioni girato a Budelli, e successivamente Black Stallion prodotto da Francis Ford Coppola. Antonioni fece costruire qui in Costa Paradiso una villa dall’architetto Dante Bini, noto come l’architetto delle bocce o l’architetto delle piramidi, per impressionare e conquistare Monica Vitti. La tecnica costruttiva era innovativa, chiamata Binishell, una gettata unica di cemento armato a forma di cupola, nella quale poi si effettuavano delle aperture, porte, finestre. La villa possiede due di queste cupole, ed è collegata al mare da sentieri ricavati nella roccia. Ma la fine della relazione tra Antonioni e la Vitti, la vendita della villa, che passa in mani diverse, vuol dire il suo declino, ed oggi è in stato di completo abbandono, e in quanto ancora proprietà privata non visitabile…ma forse forse…hop! (Shhh…)