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151/377: Padru

ISPIRAZIONE

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È primavera. Quella vera. Cioè non sai bene come vestirti. E oggi decido per maniche e pantaloncini corti anche se c’è una leggera brezza fresca. Qualche nuvola sparsa, in un lato più densa, ma non dovrebbe piovere. Percorro la salita, a tratti ripida, che si inerpica verso le montagne di granito. Mi sto inoltrando verso la Gallura, zona nuova di questo progetto. Passo sotto il cavalcavia futuristico della 131bis, e arrivo alle prime frazioni di Padru, Graniadolzu, Budò e Biasi, e poi in mezzo ad un bel bosco di querce da sughero.

Vengo raggiunto vicino all’entrata del paese da Suzy, che sta seguendo il mio progetto dall’inizio (perché, mi spiega dopo, lei aveva l’idea di girare tutte le stazioni della guardia forestale della Sardegna!). Metto l’adesivo nel cartello d’ingresso, faccio la foto, poi il selfie quotidiano, la foto al Comune e arriviamo in pieno centro, nella bella piazzetta col monumento ai caduti, dove abita Suzy.

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Sistemo le mie cose e facciamo subito un breve giro, tra le casette relativamente nuove. Padru infatti ha una storia abbastanza recente, è nato alla fine del ‘700 ed è diventato comune solo nel 1996 (prima faceva parte di Buddusò).

Prendiamo la macchina per un tour del territorio. Ci dirigiamo alle pendici del Monte Sa Pianedda, così chiamato per la presenza di piccoli altopiani, ricchi di sorgenti d’acqua. Era una zona da cui si produceva carbone. Da qui ammiriamo Babbevera, la grande vallata verde, oltre la quale si staglia il granitico Monte Nieddu. Arriviamo poi all’area archeologica Santu Miali, dove in mezzo alla vegetazione si trovano i resti di una chiesa Romanica particolare per la presenza di due absidi, e i resti di due tombe medioevali.

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Torniamo in paese e ci fermiamo alla bella chiesetta di San Michele proprio accanto al cimitero attuale. Poi riprendiamo la macchina per guidare verso il Monte Nieddu. Superiamo il ponte sul Rio Mannu (sarà lo stesso che ho incontrato a Lodè o un altro??). Tutto il territorio è colorato dalle gialle ginestre in fiore. Salendo la vista si espande fino a Olbia e all’isola di Tavolara, monumento calcareo che vedo già da qualche giorno e che caratterizzerà tutte le prossime tappe. Intorno a noi graniti delle forme più incredibili, uno speciale a forma di cernia!

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Riscendiamo nella vallata e iniziamo il tour delle frazioni. Queste sono le parti più vecchie del territorio comunale, anche medioevali. Nell’ordine entriamo a Sotza, Cuzzola, Su Tirialzu. Sos Runcos, Sas Enas, e poi arriviamo a Sa Pedra Bianca, così chiamata per la presenza tutt’intorno di graniti chiarissimi. Ci fermiamo alla chiesetta, di fronte alla quale il panorama abbraccia dal Montalbo fino a tutta la Gallura. Siamo molto in alto, qui d’inverno nevica parecchio. E le casette sono molto vecchie, tutte in granito, molte abbandonate. L’ultima frazione che visitiamo è Sa Serra, dove ci fermiamo alla chiesetta Sant’Elia, circondata da dei begli olivastri secolari.

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Per pranzo ci fermiamo alla frazione di Biasì, a casa della cognata di Suzy, Rosalba, una cuoca provetta che ci ha preparato specialità del posto, antipasti, con sa mazza frissa, la zuppa gallurese, agnello arrosto, rivea (la ‘cordula’), sebada e formaggelle. Riesco a malapena a rialzarmi dopo il caffè e riprendiamo la macchina per un ultimo giro, alla frazione di Casteddu, dove ci fermiamo in un agriturismo ricco di piante millenarie. Siamo sotto il Monte Nieddu e da qua sotto si vedono le rocce granitiche dove furono ritrovati degli insediamenti romani, da cui probabilmente il nome Casteddu.

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Una volta rientrati in paese, Suzy si prepara per andare a lavoro ed io finalmente posso riposare un poco e tentare di lavorare al blog, che ormai è rimasto indietro! La sera torno alla pizzeria La Fermata dove lavora Suzy, insieme a Rosalba e al marito Antonello, dove ci gustiamo una buona pizza fatta dal loro figlio Simone. Mi congedo con la promessa di ritornare un giorno a Padru. Una promessa che ormai sto facendo in quasi tutti i paesi, e che mi costerebbe un altro anno di giro in Sardegna…chissà, magari…

 

FRAMMENTI SONORI

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BREVI NOVELLE SARDE

Ogni mattina una persona si alza tra le 7 e le 8 e:

– prepara i bagagli

– fa colazione

– (pubblica un articolo sul blog)

– saluta chi lo ospita

– parte in bicicletta

– pedala sotto ogni condizione atmosferica

– arriva in un paese nuovo

– incontra qualcuno, spesso molte persone, qualche volte studenti di scuole

– vede cose, spesso molte, siti archeologici, musei, laboratori artigiani, fabbriche

– pranza

– gira per il centro dei paesi

– incontra qualcuno, spesso molte persone, qualche volte studenti di scuole BIS

– vede cose, spesso molte, siti archeologici, musei, laboratori artigiani, fabbriche BIS

– (scrive musica, tiene un diario)

– (prepara le email da mandare ai Comuni, manda email, messaggi)

– cena

– (incontra qualcuno, spesso molte persone, qualche volte studenti di scuole TRIS)

– (vede cose, spesso molte, siti archeologici, musei, laboratori artigiani, fabbriche TRIS)

– scarica le foto e i video della giornata

– fa il backup dei dati

– prepara tre post su Instagram per il giorno dopo

– (prepara i post settimanali su Facebook, ringraziamenti, ricerca ospitalità)

– (compone e registra un frammento musicale)

– (compone il testo per il post sul blog)

– (traduce il testo del blog in inglese)

– (prepara tutte le foto per il blog)

– (carica il materiale sul blog)

– mette in carica tutta l’attrezzatura elettronica

– va a dormire su un letto nuovo

 

Di chi si tratta?

PS sicuramente ho dimenticato qualcosa….