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143/377: Onanì

ISPIRAZIONE

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Oggi ho pochissimi chilometri, tra granito e pascoli. E ovviamente cani pastore. Che ormai ho imparato a sfuggire con la mia tecnica di fermarmi e urlargli contro!

Entro a Onanì, classificato come Borgo Autentico d’Italia (che ho già trovato in diversi comuni…prima o poi li listerò tutti). Il paese, poco meno di 400 abitanti, è ben curato. Arrivo subito in centro e fermo la bici davanti al comune. Dopo aver constatato che nessuno mi aspetta, entro al bar per chiedere se ci siano strutture ricettive ma mi viene risposto di no. Un signore mi offre un caffè dopo aver fatto un cenno al barista “cumbidamidu”.

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Esco dal bar e inforco la bicicletta per dedicarmi alla visita del paese. La maggior parte delle case sono in un bel granito, ben tagliato, così come anche  la pavimentazione del centro storico. Noto dei bei murales, di Pietro Asproni di Bitti, e delle statue di calcare bianco, molto probabilmente proveniente dal non lontano Monte Albo.

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Scendo nella parte bassa del paese, e raggiungo i ruderi di una chiesa, che scopro dopo essere quella di Santa Maria, e vicino un’altra chiesa campestre, quella di San Francesco, dove non entro, e poi scopro che possiede un bell’affresco sull’altare opera di Diego Asproni, me lo son perso!

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Da qui, poco fuori il paese, ammiro il profilo del centro, con la chiesa principale che spicca. Riprendo a pedalare, questa volta in salita per arrivare proprio alla parrochiale del Sacro Cuore, costruita du un basamento di rocce granitiche. Da quello che ho visto in altri siti, ho come la sensazione che qui un tempo ci fosse un nuraghe. Da qui vedo la vallata che si estende dietro il paese e un’altra bella chiesetta immersa nel verde. È San Pietro, che raggiungo a piedi camminando tra l’erba alta.

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Faccio un ultimo giro, vedo che c’è il mulino di Tziu Natalino ma è chiuso. Trovo anche dei cartelli che indicano la Onanì Experience, una visita multimediale attraverso i siti del territorio, ma a parte il mulino, gli altri li ho già visti. Mi fermo a parlare con un signore, che mi racconta essere di Bitti ma residente da tempo qui. È quasi ora di pranzo, non ho ancora ospitalità, non ho soldi in tasca per poter mangiare qui, non c’è uno sportello bancomat, perciò decido di andare a Bitti e concludere la giornata lì, in tranquillità e a lavorare.

 

FRAMMENTI SONORI

Campane

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BREVI NOVELLE SARDE

A Onanì c’ero già stato due volte. Entrambe le volte in occasione di concerti in decentramento del Festival Nuoro Jazz, la rassegna di concerti che si svolge durante i seminari estivi ideati da Paolo Fresu e dall’Ente Musicale di Nuoro.

Nel 2012 mi sono esibito col mio Songbook Quintet, in occasione dell’uscita dei miei due primi dischi, Songbook Vol.2 e Vol.1 (usciti in quest’ordine…come le trilogie di Star Wars!). Con me gli amici Fulvio Sigurtà, Alessandro Di Liberto, Gianluca Corona e Pierpaolo Frailis. Il concerto si svolse in uno slargo della via principale, proprio dove oggi chiaccheravo col signore di Bitti.

L’anno dopo, 2013, sono tornato a vedere il concerto della bravissima Laura Mura, cantante e amica, che promuoveva il suo album ‘Il Mio Disco’, un lavoro a cui si poteva contribuire come produttori, partecipando alle spese di realizzazione. Avendo contribuito, sono annoverato tra i produttori del disco, e non potevo mancare al suo lancio! Laura era accompagnata dai moltissimi e bravissimi musicisti che hanno partecipato alle registrazioni, e la serata si svolse in un piazzale, che però oggi non son riuscito a individuare.

Se è vero che non c’è due senza tre, mi chiedo ‘tornerò per la quarta volta a Onanì?’.