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142/377: Lula

ISPIRAZIONE

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Oggi avrò un bel po’ di strada, 37 chilometri, e saranno duri. Parto presto e per più di un’ora e mezza è salita durissima, circa 600 metri di dislivello in 8 chilometri. Percorro la strada che sale verso la borgata di Sant’Anna, proprio a ridosso del Monte Albo. Il vento è fortissimo e in alcuni momenti mi fa quasi cadere e devo fermarmi più volte. Arrivo alla fonte di S’Ulidone ‘e Bassu e mi fermo per bere, riempendo le borracce.

A Sant’Anna svolto in direzione Lula. Sono proprio alle pendici del Monte Albo, sotto il bianco costone calcareo. Ogni volta che guidavo sulla statale 131 e vedevo questa catena mi son sempre chiesto cosa ci fosse dall’altra parte, ed ora eccomi qui. La vista è incredibile. A nord tutta la Gallura, zona che a breve inizierò a battere, e a me abbastanza sconosciuta. Pedalo lungo un falso piano, mi rifermo vicino alla fonte di Sa Mela per rifocillarmi di energia vista la dura salita, e proseguo. Per fortuna inizia la discesa, sempre lungo il Monte Albo, e la strada e piena di ghiaietta pericolosissima scivolata via dal costone. Passo delle cave di calcare. Ormai sono in ritardissimo, e l’ultimo breve tratto per Lula è una leggera ma costante salita.

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Arrivo al b&b Sa Corte Nova dove Mariangela mi accoglie calorosamente. Mi aveva contattato da prima che partissi ed era anche venuta al concerto inaugurale per la tappa di Nuoro, a Lollove, non lontano da qui. Ormai è già ora di pranzo e mangiamo una pasta con un ottimo sugo e della carne di cinghiale buonissima! Mariangela mi racconta dell’evento che da poco ha organizzato qui a Lula, dove il cantautore Piero Marras ha presentato la sua nuova canzone su testo del poeta Antonio Mura Ena ‘Jeo no ippo torero’ che parla di un ragazzino di Lula che venne inforcato dal suo bue nel cortile di casa.

Poi mi elenca le chiese campestri nel territorio, ma visto il vento decido di non prendere la bici e non ne vedrò neppure una: la chiesa del Miracolo, San Nicola e San Matteo, le cui feste si svolgono tutte a settembre, periodo di fine attività agricole. Inoltre mi racconta della processione che parte da Nuoro fino alla chiesa di San Francesco d’Assisi, ma qui chiamata San Francesco di Lula. Il santo parte in processione il 30 aprile notte e viene portato a piedi per una trentina di chilometri attraverso strade di campagna, per arrivare il primo maggio.

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Nel pomeriggio faccio un giro nel paese. Arrivo alla chiesa parrocchiale della Santa Maria Assunta, all’esterno della quale due teche contengono delle statue in ceramica rappresentanti due figure di minatori, una maschile e una femminile. Lula appartiene al parco Geominerario della Sardegna, perché non lontano da qui si trovano le miniere si Sos Enattos, che chiusero negli anni ’90 e che purtroppo non avrò modo di visitare. Proseguendo per una salitina nel centro storico passo la chiesetta degli Angeli, e arrivo alla zona detta Valverde, dove sorge un’altra chiesa in un punto panoramico dal quale si ammira tutto il paese.

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Proseguendo più in alto per una salita ripidissima arrivo a vedere tutta la vallata che porta fino ai piedi del Monte Albo. Riscendo verso la strada principale ammirando altri scorci del centro storico, qualche murales, e faccio due chiacchere con alcuni anziani seduti nella piazza di chiesa…sperando di trovarci anche Matteo Boe, oggi guida turistica, ma senza fortuna. Quando torno al b&b lavoro per un po’, in un bell’ambiente creativo, pieno di oggetti d’arte prodotti da Mariangela, e poi durante e dopo la cena parliamo di tutto, arte, scrittura, ambiente…e perfino di politica: la stuzzico con la questione dell’indipendentismo sardo e mi do la zappa sui piedi, ritardando considerevolmente la mia andata a dormire!

 

FRAMMENTI SONORI

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BREVI NOVELLE SARDE

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MAB e MAC. Tra le cose di cui Mariangela mi parla stasera ci sono il MAB, Man and the Biosphere (di cui per la verità mi ha già parlato ieri Maria Luisa a Siniscola) e il MAC Lula, Museo di Arte Contemporanea.

Il primo è un programma dell’UNESCO atto a migliorare le relazioni tra le persone e l’ambiente in cui vivono e a promuovere degli approcci allo sviluppo economico di tipo ecosostenibile. Il programma identifica delle Riserve della Biosfera in tutto il mondo, luoghi dove l’interazione tra abitanti è territorio avviene in maniera sostenibile. In Italia ci sono 17 di queste riserve, una in Sardegna, la Riserva Tepilora-Rio Posada-Montalbo. Ne fanno parte 17 comuni: Alà dei Sardi, Bitti, Buddusò, Budoni, Galtellì, Irgoli, Loculi, Lodè, Lula, Onanì, Orune, Osidda, Padru, Posada, San Teodoro, Siniscola, Torpè. Comuni che ho già visitato e altri in cui sarò proprio in questo periodo.

Il MAC Lula invece è una realtà che dovrebbe nascere grazie alla volontà di Domenico Fumagalli, collezionista e appassionato d’arte milanese, insieme alla compagna Mariolina, lulese. Tramite l’acquisizione di tre antiche case nel centro del paese, da ristrutturare e allestire a museo diffuso, la coppia ha il sogno di portare in questo centro prevalentemente agro pastorale un arricchimento culturale, un melting pot, uno scambio tra realtà opposte tra loro, grazie all’esposizione di una raccolta di opere d’arte contemporanea importante, che include già nomi sardi quali Maria Lai, Giovanni Campus, Gaetano Pinna, Antonio Secci, Francesco Alpigiano, Mario Adolfi, Gino Frogheri, Stefano Soddu, Giovanni Canu e tantissimi altri artisti italiani e stranieri. Non ci resta che aspettare speranzosi la realizzazione di questo museo!