124-Ilbono-blog-feature

124/377: Ilbono

ISPIRAZIONE

124-Ilbono-blog-1

Oggi un chilometro e mezzo in discesa. Non me ne sono neanche accorto! Arrivo in Comune dove mi riceve il Sindaco Andrea. Andiamo a prendere un caffè e incontriamo Giampietro, ex Sindaco, con cui ero già in contatto tramite Luigia di Gonnesa. La rete di connessioni del mio progetto si infittisce!

Andrea mi porta a visitare un po’ di luoghi in paese. Dapprima alla chiesa di San Cristoforo, un tempo campestre ma ora inglobata nel paese. Da qui si gode di un’ottima vista sulla piana verso Tortolì, quella che vedo da giorni, ma da angolazioni sempre diverse. Subito dopo visitiamo la chiesa di San Giovanni Battista. All’interno si trova una bella statua lignea di una Madonna, si dice trovata in una cassa, anch’essa qui conservata, trovata sulla spiaggia di Cea e portata qui su un carro a buoi.

124-Ilbono-blog-2

Facciamo poi un giro a piedi nel centro storico, ricco di abitazioni in pietra e vicoletti strettissimi. Passiamo accanto a Sa Domu ‘e Is Ducus, recentemente acquisita e ristrutturata dal comune per eventi di vario tipo. Superiamo quello che era il vecchio mulino, ormai abbandonato. Ilbono è Città dell’Olio, scopro che sono ben 28 i Comuni in Sardegna con questo titolo, e io ne ho già visitato diversi, Oliena, Orgosolo, Osini, Riola Sardo, Seneghe, Giba, Gonnosfanadiga, Masainas, Santadi, Villacidro e Villamassargia, e poi tutti gli altri che non ho ancora toccato. A fine giro Andrea mi porta alla piazza Bau Carrus, ai bordi del paese, con un parco giochi per i bambini, e sotto una scultura in pietra improvviso un piccolo concertino all’ukulele che viene trasmesso in diretta Facebook da Andrea.

124-Ilbono-blog-3

Per pranzo Andrea mi lascia, e incontro Maria Erminia, avvisata del mio arrivo da Rosy che mi ospitò a pranzo a Domusnovas. Maria Erminia mi ospiterà e mi farà da guida per il resto della giornata. Pranziamo insieme agli amici Agnese, assessore, e Davide, e poi io e Maria Erminia ci dirigiamo fuori paese a visitare il parco archeologico di Scerì. Guidiamo attraverso un rilievo e arriviamo al sito, immerso nei graniti. Nella parte bassa delle belle domus de janas, poco più avanti, il nuraghe, sul quale ci arrampichiamo, godendo di una vista stupenda. Un posto veramente magico, con graniti immensi che fungono da muri incorporati nel nuraghe. Intorno resti di villaggio nuragico, che poi venne utilizzato anche in epoche successive dai punici e dai romani.

124-Ilbono-blog-4

Poco lontano da qui c’è una pietra molto particolare che il vigile urbano stamattina ci ha suggerito di andare a vedere e ci ha indicato su Google Maps la posizione esatta, in un terreno privato. Dunque ci rimettiamo in macchina alla ricerca di questo luogo. Sulla strada Maria Erminia incontra un signore che conosce e gli chiede se sa dove si trovi questa pietra. “Certo seguitemi, ve la indico”. Seguiamo la sua macchina per poco e siamo arrivati. Entriamo nel terreno privato e non impieghiamo molto a trovare un masso granitico che fa parte delle mura a secco di questo terreno, sul quale si trovano dei cerchi concentrici, esattamente come quelli della Perda Pintada di Mamoiada. Mando subito una foto all’amico Andrea che proprio a Mamoiada organizzò la mia giornata, il quale incredulo mi chiede subito dettagli sulla posizione…condivisione delle informazioni di questo viaggio!

124-Ilbono-blog-6

In tarda serata Maria Erminia ha i colloqui a scuola, io ne approfitto per lavorare, e al suo rientro mi racconta del suo lavoro di insegnante con una passione contagiosa. Mi parla dei suoi studenti affetti da disabilità, e di quanto impegno ci voglia per seguirli bene. Ceniamo e concludiamo la serata a raccontarci storie di vita, di amori conclusi, di piani per il futuro. Uno dei miei è leggere un libro che Maria Erminia mi porge, ‘Controvento – Storie e viaggi che cambiano la vita’ di Federico Paci, ma che purtroppo non avrò il tempo neppure di guardare, prima di crollare addormentato.

 

FRAMMENTI SONORI

124-Ilbono-score

 

BREVI NOVELLE SARDE

Oggi a pranzo mi parlano di tale Livio di Ilbono che avrebbe girato tutti i comuni della Sardegna. La cosa mi incuriosisce non poco, anche se ormai ho imparato a dubitare di molte cose che mi raccontano in questo viaggio (‘il nostro comune è il più esteso’, ‘il nostro nuraghe è unico’, ‘abbiamo la chiesa più antica’ eccetera…). Comunque chiedo il numero di telefono di questo signore e mi riprometto di chiamarlo.

PS sono passati diversi giorni dalla mia visita a Ilbono e finalmente ho il tempo di chiamare Livio. È proprio vero…è stato in tutti i comuni della Sardegna (smentendo i tanti che mi dicevano ‘sarai l’unico ad aver visto tutti i comuni della Sardegna!’). Livio mi racconta delle attività che svolge nel centro di aggregazione sociale, e degli eventi dell’Estate Ilbonese, soprattutto attività sportive e ludiche. La manifestazione produce delle magliette, che inizialmente avevano il logo solo sul retro.

Per promuovere la manifestazione in altri paesi, nel 2007 Livio a iniziato a fotografare qualche membro del gruppo che indossava la maglietta, in posa davanti a dei luoghi caratteristici di ogni paese. Man mano che i viaggi e le foto nei vari paesi aumentavano, sempre col soggetto di spalle, è nata l’idea di completare tutti i comuni della Sardegna, a vote facendone anche 20 al giorno! E finalmente nel 2017 i 377 comuni sono stati completati!

Oggi, al centro sociale di aggregazione, si trovano 8 bacheche, di quelle che erano le 8 province sarde, con tutte le foto nei diversi comuni del soggetto di turno, di spalle, posa che è diventata l’icona del progetto. Peccato essermi perso questa fantastica mostra ‘seriale’ quando ero ad Ilbono…intanto so per certo che qualcuno ha già visto i 377 comuni della Sardegna, e di ognuno ci ha lasciato una traccia ‘creativa’!